Sangiustese a Civitanova, Gentili fa chiarezza: “Non abbiamo cacciato nessuno, via per interessi personali”

CALCIO – Il primo cittadino di Monte San Giusto : “Sanare le inadempienze e parlare del futuro era la prerogativa, patron Tosoni non ha mai voluto incontrarci per collaborare”

di Michele Raffa

Tiene ancora banco la questione Sangiustese. Dopo aver ufficializzato l’addio dall’impianto di Villa San Filippo direzione Polisportivo di Civitanova Marche, nel corso di una conferenza stampa il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili ha voluto far chiarezza, una volta per tutte. Insieme al primo cittadino sangiustese, è intervenuto anche il vice sindaco e assessore allo Sport Gigliola Bordoni. La stessa Bordoni ha aperto l’incontro con la stampa sottolineando che “nonostante tutti gli sforzi profusi per trovare un punto di incontro, come amministratori siamo dispiaciuti per il fatto che ogni tentativo di trovare una soluzione sia stato vano. Era impossibile parlare con il presidente Tosoni, anzi si sedevano al tavolo con noi cittadini arruolati come portavoce del numero uno rossoblu. Tutta la dirigenza della Sangiustese non ha avuto alcun rispetto per il Comune di Monte San Giusto“.

Dopo questo duro attacco, la parola è passata al sindaco Gentili. “E’ dall’estate del 2017 che il presidente Tosoni minacciava di andare a Civitanova. Non appena sono stato rieletto lui insieme a Grandinetti hanno immediatamente chiuso l’accordo a Civitanova con Ciarapica”. In sommi capi tradendo la cittadina di Monte San Giusto e i propri tifosi. “Io proprio a loro mi voglio rivolgere. Noi non abbiamo cacciato nessuno. L’impianto ha un gestore (il Ponte San Giusto ndr) e le tariffe sono identiche a quelle dell’amministrazione Lattanzi, quindi ben note, così come lo sono le inadempienze della società rossoblu. Il nostro intento era quello di sederci a un tavolo, avere un confronto e discutere prima per sanare i conti del passato e poi proiettarci al futuro. Questo non è mai avvenuto e presentare al gestore della struttura una proposta di diecimila euro per avere l’esclusivo utilizzo dell’impianto per tutta la settimana nell’arco di una stagione, è una proposta indecente”. La decisione potrebbe avere doppi fini? “Abbiamo una struttura che vanta due campi in erba sintetica e sono pronti lavori per riqualificare la tribuna. Gli spazi per ospitare tutti c’erano, anzi ci sono. Senza mai confrontarsi invece, ma presentando solo una proposta irrisoria consapevoli che chiunque l’avrebbe rifiutata, i dirigenti rossoblu hanno pensato ai loro interessi e sono voluti andare via senza tener conto dei propri tifosi e dell’appartenenza cittadina. Scegliere Civitanova per loro potrebbe essere conveniente e Ciarapica, da buon amministratore, è stato decisamente lungimirante”.

 

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