San Benedetto esclusa dai fondi Pnrr: il Comune punge la Regione

L’assessore Pellei: “Occorre individuare misure speciali per compensare gli svantaggi”

Il Comune di San Benedetto del Tronto risulta penalizzato dalle regole per accedere ai fondi regionali, nazionali ed europei PNRR, FESR, FSE, FEASR, FEAMPA. L’amministrazione rivierasca sollecita la Regione Marche.

Afferma l’assessore alle Politiche comunitarie Domenico Pellei: “L’attività di scouting e supervisione che stiamo conducendo come gruppo di lavoro interno intercettare i finanziamenti disponibili da diversi fondi  sta mostrando in maniera piuttosto evidente che il nostro territorio risulta fortemente penalizzato dalle sue stesse caratteristiche rispetto ai parametri dei bandi.
San Benedetto del Tronto non è un’area interna, quindi è esclusa dalla partecipazione a diversi bandi con questa specifica destinazione.

Siamo un Comune con popolazione inferiore ai 50 mila abitanti, quindi esclusi da progettualità per le grandi aree urbane come il finanziamento PNRR Sport, ma superiore a 5mila abitanti, e quindi esclusi anche da bandi importanti come il bandi per la costituzione delle Comunità Energetiche Rinnovabili – CER o per l’attrattività dei piccoli borghi storici. Infine, siamo fuori dall’area cratere, con tutto ciò che ne consegue rispetto alle ingenti risorse indirizzate alla ricostruzione.

Questa situazione riguarda il nostro Comune, ma anche altri Comuni costieri limitrofi o comuni confinati, come Monteprandone. Mi trovo nella necessità e nell’urgenza di segnalare alla Regione Marche di valutare misure straordinarie per territori come il nostro, tutt’altro che esenti dai morsi della crisi economica post pandemica che hanno portato la nostra Regione a essere classificata come area in transizione.

Dopo che lo scorso 15 aprile l’Assemblea Legislativa ha approvato il Piano Operativo Regionale, l’atto di programmazione per la definizione degli accordi FESR e FSE+, occorre individuare misure speciali per compensare gli svantaggi elencati in precedenza.
Tra queste, l’individuazione anche nel nostro territorio di Zone Economiche Speciali – ZES, aree che, com’è stato fatto nella Regione Campania, beneficiano di una programmazione di sviluppo specifica per le “città medie”, con stanziamenti economici dedicati”.
Conclude Pellei: “A questo proposito, auspico nel breve un tavolo di confronto con l’omologo Assessorato alle Politiche Comunitarie per trattare di queste proposte”.

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