San Benedetto, con il progetto Multiverso arriva un aiuto all’autismo

Presentato nell’aula consiliare

Si chiama “Multiverso, le molte dimensioni dell’autismo”, il progetto messo a punto dagli Ambiti Territoriali Sociali 21, 22, 23 dedicato all’inclusione delle persone affette dai disturbi dello spettro autistico. E’ stato presentato nell’aula consiliare di San Benedetto del Tronto dalla coordinatrice regionale Ats 21 Simona Marconi, dall’assessore ai servizi sociali Andrea Sangugni e dalle diverse realtà coinvolte (Casa di Asterione che è capofila, la cooperativa Abilita, Amici disparati, Cooss Marche, Angsa Marche, Lavoro per cooperativa sociale, Logos, Michele per tutti, Omphalos e Pagefha). Durerà fino al 10 ottobre 2024.

Un disturbo, quello dello spettro autistico, che solo all’Unità multidisciplinare dell’età evolutiva dell’Ast di Ascoli conta 270 casi a cui vanno ad unirsi quelli presi in carico dalle strutture private e gli adulti. Le stime parlano di un caso ogni 100 bambini nati. Il fondo ministeriale ha messo a disposizione per il Piceno 343mila euro destinati alle famiglie con assegni di 750 euro da rendicontare e da impiegare per la riabilitazione dei bambini autistici.
Il progetto intende, pertanto, sperimentare interventi dedicati ai destinatari di diverse età, integrati e complementari all’offerta attualmente presente sul territorio, erogata dai partner di rete attraverso le loro attività istituzionali.

Obiettivi specifici sono:

▪ Contrastare l’isolamento delle persone con disturbo dello spettro autistico, attivando interventi di socializzazione e inclusione che siano anche occasione di integrazione con persone normodotate;
▪ Sperimentare un programma di interventi educativi e di socializzazione innovativi e replicabili, integrati e complementari all’offerta già presente sul territorio, in linea con il progetto individualizzato di assistenza di ogni beneficiario, in grado di compensare le lacune dell’attuale offerta assistenziale-ricreativa-educativa;
▪ Orientare all’inclusione sociale le comunità presenti sul territorio – beneficiari, care-giver, famiglie, Enti pubblici, Terzo Settore e Enti profit – facilitando processi di formazione, laboratori e percorsi di inclusione attraverso il lavoro;
▪ Sostenere le famiglie, i care-giver e i siblings delle persone con disturbo dello spettro autistico, dedicando loro interventi psico-educativi orientati alla promozione del benessere familiare;
▪ Sensibilizzare le comunità dei territori degli ATS coinvolti sull’Autismo, promuovendo l’incontro, la conoscenza e l’interazione al fine di contribuire a contrastare l’isolamento delle persone con ASD e delle loro famiglie.

Il logo del progetto raffigura un bambino nel gesto di coprirsi le orecchie, atteggiamento frequente nelle persone con spettro autistico ed è stato disegnato da Dylan un bambino sambenedettese che fa parte di tali percorsi.

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