Sono giorni decisivi per il ritorno di Luca Lulli alla Samb. Oggi pomeriggio i rossoblù riprenderanno ad allenarsi mentre domenica è in programma alle ore 18 l’amichevole con il Nereto (Seconda Categoria Abruzzo). Un centrocampista che fa della grinta e del dinamismo le sue armi migliori, peculiarità che al momento, forse a causa dei carichi di lavoro, mancano in casa rivierasca. Ed ecco quindi che un elemento con le qualità di Lulli potrebbe tornare buono ad Ottavio Palladini che lo ha già allenato in Serie C.
L’operazione Lulli riscuote anche il placet della dirigenza con il presidente Vittorio Massi in testa. Ma il mercato della Samb non dovrebbe fermarsi solo all’ex Pianese.
Sotto la lente di ingrandimento c’è pure Kevin Candellori che però vanta richieste di C da parte di Potenza, Picerno e Cavese ma che allo stesso tempo non disdegnerebbe tornare alla Samb e lavorare agli ordini di Ottavio Palladini. Due operazioni in entrata che però devono essere compensate da altrettante cessioni. In partenza dovrebbero esserci il basco Bernaola e Fabbrini, sempre nel caso in cui giungano delle richieste. Infine, il Tribunale di Ancona- Sezione specializzata in materia di imprese – con ordinanza dello scorso 13 agosto, ha respinto il ricorso d’urgenza ex articolo 700 cpc proposto dall’As Sambenedettese Srl del presidente Roberto Renzi al fine di inibire alla Us Sambenedettese di Vittorio Massi, l’utilizzo della denominazione Sambenedettese e del relativo marchio.
“Il Tribunale di Ancona -scrive in una nota il diggi rossoblù Roberto Ricci– ha respinto il ricorso dichiarando l’insussistenza dei presupposti per l’invocata tutela d’urgenza con la conseguente possibilità per la Us Sambenedettese di continuare ad utilizzare l’attuale denominazione e condannando altresì l’As Sambenedettese al pagamento delle spese legali. La Samb si era costituita in giudizio con il patrocinio dell’avvocato Carlo Arfè contestando integralmente le domande e concludendo per il rigetto del ricorso”. Ora Roberto Renzi potrebbe presentare ricorso entro 60 giorni dalla pubblicazione della sentenza per chiedere il giudizio nel merito sempre al Tribunale di Ancona.