SERIE D – L’allenatore rossoblù apre al match di domenica
E’ un Palladini a cuore aperto quello che si è presentato ieri sera ai microfoni della trasmissione Pianeta Samb in onda su Radio Azzurra. Il tecnico rossoblù torna alla gara di Chieti. “Ai ragazzi -dice- avevo chiesto una gara di personalità contro i neroverdi, ma soprattutto estraniarsi dall’ambiente di festa che si percepiva a Chieti. Sono stati bravissimo, con un approccio alla gara importante, provando a vincere la partita. Non è accaduto ma hanno dimostrato grande personalità”. E’ mancato solo il gol. “Anche con l’Avezzano -è il Palladini pensiero- avevamo sciupato molto. Quando crei molto e poi non finalizzi rischi di perdere con un solo tiro in porta degli avversari, come ci è capitato con i marsicani. Dobbiamo essere più cinici ed incisivi ma soprattutto avere più cattiveria agonistica qualità in cui alcuni devono crescere ancora”.
Il riferimento è a Edoardo Lonardo. “Il ragazzo -spiega Palladini- sta facendo benissimo ma se fosse più cattivo sotto rete sarebbe un top player. Lo scorso anno ha giocato poco ed ora si sta ritagliando uno spazio importante, ma deve migliorare in attenzione, nella lettura della gara e sotto porta. E’ in crescita esponenziale”. Sul primo posto attuale della Samb, Palladini la pensa così. “Il campionato è molto equilibrato ed ancora ben lontano dall’essere definito. Il rammarico più grande l’ho per la trasferta di Fossombrone quando non siamo riusciti a chiudere la partita”.
Palladini sulla panchina della Samb ha vinto già due campionati di Serie D, senza dimenticare quello di Eccellenza 2009-2010. “La squadra del 2012-2013 era tecnicamente meno forte ma solidissima caratterialmente. I ragazzi rimasero concentrati fino alla fine nonostante le difficoltà economiche. Quella del 2015-2016 era forte fisicamente e con giocatori di qualità. Esplose Sorrentino che era un under ci permise di fare giocare a centrocampo Pezzotti, Sabatino, Barone. Facemmo 76 reti e ne subimmo 36 e perdemmo una sola partita con il Chieti a campionato già vinto. Mi dispiace quando dicono che sono un difensivista anche perché i numeri delle mie Samb dicono cose diverse. Ma nel calcio ci sta tutto. La Samb di oggi deve stare sempre sul pezzo e non rilassarsi. Stiamo lavorando su quest’aspetto ma è anche un organico che ha qualità fisiche importanti”.
La Samb è sempre in attesa di definire l’operazione Zoboletti con il Carpi che al momento è in stand by. “E’ un under -analizza Palladini- che può giocare sia come centrale che da terzino e che ci potrebbe permettere di mettere un altro over in attacco. Dopo l’addio di Cantarini un difensore ci serve. Per il resto siamo coperti e siamo contenti di ciò che abbiamo. Se poi qualcuno vorrà andare via, non ci sono problemi. Troveremo una soluzione”. Ed infine Palladini guarda al match con la Vigor Senigallia. “Ci aspetta una partita molto difficile. Stiamo parlando di una squadra che gioca bene ed ha anche un ottimo allenatore. Sarà una gara più difficile di quella di Chieti. Non mi fido e per questo motivo ci stiamo preparando al meglio. L’importante è scendere in campo con la giusta mentalità”. Domani mattina la classica seduta di rifinitura scioglierà il dubbio sull’utilizzo o meno di Pezzola. Palladini recupera Baldassi che potrebbe prendere il posto di Battista in avanti. Contro la Vigor Senigallia si preannuncia il pubblico delle grandi occasioni.