Ronde notturne a pagamento da fantomatici vigilanti: denunciato fondatore dell’associazione

Si facevano chiamare “osservatori di sicurezza urbana ed ambientale”

Attraverso mirate indagini esperite dalla Squadra Amministrativa e di Sicurezza della locale Divisione Pas è emerso che un’associazione fondata da un anconetano di 43 anni negli ultimi mesi aveva attivato una pluralità di attività abusive di “ronda” per le principali vie della città, non mancando di pubblicizzarle sui social.

A fare le ronde notturne per le vie di Ancona c’erano degli operatori che indossavano divise identiche a quelle dei corpi paramilitari e con l’ausilio di una body cam (non autorizzata), e venivano pubblicizzate come “servizi di deterrenza o di cortesia”, mentre gli operatori venivano indicati come “osservatori di sicurezza urbana ed ambientale”. I servizi erano realizzati dunque al di fuori del perimetro autorizzativo di cui alla legge 94 del 2009, che oltretutto impone l’obbligo di indossare una casacca di colore giallo fluorescente, contenente la scritta «osservatori volontari», il logo dell’associazione, il nome del comune ed un numero progressivo associato al nominativo dell’operatore e vieta comunque di utilizzare uniformi, emblemi, simboli, altri segni distintivi o denominazioni riconducibili, anche indirettamente, ai corpi di polizia, anche locali, alle forze armate etc.

Oltre ai servizi abusivi di ronda, l’associazione pubblicizzava un’attività continuativa di vigilanza e sicurezza privata, denominata di volta in volta come di “portierato” o di “cortesia”, a pagamento, effettuata a vantaggio di alcuni esercenti pubblici di Ancona. Per tale motivo, lo scorso 5 maggio, il presidente di tale associazione (unitamente ad altra associata) è stato denunciato per aver posto in essere attività di vigilanza privata, spendendo il nome della sua associazione senza aver mai conseguito alcun titolo prefettizio abilitante per svolgere tali mansioni.

Lo scorso 16 maggio è stata inoltre data esecuzione al Decreto di perquisizione delegata rilasciato dalla Procura della Repubblica di Ancona, a carico dei due soggetti indagati. Durante le operazioni di perquisizione sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi oggetti (divise, gagliardetti, tessere di iscrizione all’associazione, spray al peperoncino, una pistola ad aria compressa) utilizzati dagli indagati per effettuare l’attività di vigilanza abusiva. Sequestrato anche un furgone verde militare, allestito da ufficio mobile, dove uno dei due indagati custodiva anche uno sfollagente telescopico in acciaio di colore nero, come quelli in dotazione ai Carabinieri.

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