La Vigor Castelfidardo ha conquistato la finale nel girone A di Promozione in una sfida da batticuore, agguantando l’1-1 contro il Gabicce Gradara, che era passato in vantaggio all’inizio del pazzesco quarto d’ora del primo tempo supplementare dopo 90 minuti con occasioni per entrambe.
Federico Rombini attaccante della formazione biancoazzurra è stato uno dei protagonisti del match: “Ce lo aspettavamo che fosse una partita difficile, il Gabicce Gradara è una squadra che ha perso solo quattro partite in campionato, solida e tosta, nel primo tempo ci hanno messo in difficoltà, facendo anche un maggior possesso palla, noi abbiamo giocato un po’ meno, però abbiamo creato più occasioni. Sono partite che vivono tanto di episodi, abbiamo avuto una grande risposta fatto che non è scontato quando vai sotto nelle gare dei play off se non c’è un grande gruppo e noi abbiamo dimostrato di esserlo”.
Quindici minuti rocamboleschi, in cui Mani dopo pochi istanti dall’inizio del primo tempo supplementare porta in vantaggio il Gabicce Gradara, l’immediata e furiosa reazione della Vigor procura una situazione in area in cui i ragazzi di Manisera invocano il rigore per un fallo di mano su un tiro indirizzato a rete da pochi passi a molti parso evidente, ma non a Barbatelli di Macerata che fa proseguire, sulla ripartenza Giunchetti fallisce da solo davanti a Lombardi l’occasione del 2-0, probabile colpo del definitivo ko e sull’azione successiva, la punizione di Santoni sulla traversa e infine la rete dell’1-1, che resta ancora di dubbia attribuzione: “Con Matteo Mosca ci ridiamo un sacco da sabato, ancora non sappiamo se è una sua rete o mia e ci scherziamo, perché l’azione è stata molto confusa, sul suo tiro io provo ad arrivarci per deviare, ma sinceramente non so dire se l’ho toccata, ma è stato importante per ingannare e sbilanciare Renzetti che non è riuscito a intervenire. La cosa importante è che la palla sia entrata e abbiamo riequilibrato subito il risultato centrando l’obiettivo”.
Il peso delle reti di Rombini, al di là della paternità di questo gol, si è fatta sentire nelle ultime fondamentali partite di campionato in cui ha apposto la sua firma sul tabellino in tutte e quattro le gare, oltre ad aver messo a segno il quinto rigore nella finale di Coppa Italia contro la Civitanovese che si è poi rivelato decisivo per il successivo errore di Mandolesi, in una stagione un po’ travagliata: “Dopo un paio di campionati in cui avevo potuto giocare con continuità senza avere particolari guai fisici quest’anno è stato un po’ sfortunato per me, ho avuto due lesioni muscolari nella prima parte di stagione e poi ho saltato diverse partite per una lesione al collaterale mediale del ginocchio destro, ma avevo il pallino di riuscire a recuperare per dare il mio contributo nella finale di Coppa e anche per agganciare i play off, che non era scontato; sono felice che, grazie anche alle mie reti, siamo riusciti a raggiungere il terzo posto”.
Ora l’impegno ad Urbania contro i biancorossi che hanno travolto 4-0 i Portuali Ancona nell’altra semifinale: “Sono rimasto sorpreso del risultato, l’Urbania è grande squadra, ma anche i Portuali sono una formazione di livello. I nostri prossimi avversari sono retrocessi la stagione passata e hanno una squadra che è stata costruita per vincere, giocano in casa, hanno due risultati su tre, ma noi siamo un bel gruppo, giovane ma forte, – conclude Rombini – queste sono partite che è sempre bello giocare e ovviamente proveremo a vincere”.