Ritorna l’Azzurro a Pesaro: Vitrifrigo Arena pronta per Italia-Turchia

Primo atto del cammino per EuroBasket 2025. Pozzecco: “Pesaro vive di basket e qui si sta bene”

Ritorna l’Azzurro a Pesaro, dopo le emozioni di Italia-Spagna vissute un anno e mezzo fa. Stasera, alle 20,30, alla Vitrifrigo Arena ci sarà la Turchia, per inaugurare il cammino di qualificazione a EuroBasket 2025. “Grazie per aver scelto ancora una volta Pesaro. Siamo una delle città che hanno una cultura legata al basket e il rapporto con la Federazione è stretto anche perché la Fip ha scelto Pesaro come centro federale per la pallacanestro. Il palas è uno dei più grandi e domani sarà uno spettacolo. L’evento si inserisce nell’anno da capitale della cultura”, ha dichiarato il sindaco Matteo Ricci. “I miei figli tifano Pesaro Basket – ricorda il presidente della Fip Gianni Petrucci -. La Turchia deve rifarsi dalla mancata qualificazione al mondiale. In prima fila ci saranno i campioni del motociclismo. Andare a Parigi è il sogno di tutti e noi ci crediamo”.

Antonio Santa Maria, presidente di Mastergroup Sport, ha detto: “Siamo vicini al soldout. All’intervallo si esibiranno un violinista che ha accompagnato anche Vasco Rossi e una troupe di Italia’s Got Talent. E’ importante creare una rete sul territorio”. Niccolò Melli è il neocapitano del team: “E’ bellissimo esordire con questa fascia a Pesaro, ha un significato particolare, qui ho vissuto il primo anno di Serie A, in prestito da Milano. Cercheremo di fare una bella partita e di agguantare il sogno olimpico”. Ci sarà anche un ricordo dell’ex presidente Laguardia e ci sarà un momento dedicato a Charlie Recalcati. “Pesaro vive di basket e qui si sta bene – le parole del cittì Pozzecco -. Il mio ruolo è anche quello di scegliere atleti e staff e Recalcati non è con noi, nonostante per me sia uno degli uomini più importanti della carriera. E’ stato l’ultimo a vincere con la Nazionale. Complimenti a Napoli per la Coppa Italia e speriamo di vedere Melli capitale anche alle Olimpiadi. I 12 che scenderanno in campo sono stati decisi, ho lasciato fuori tre giocatori Spagnolo, Bortolani e Caruso. Totè? Oggi la Nazionale deve essere una squadra, più che i migliori 12. L’esigenza è avere 12 con una filosofia di gioco e continuo a seguire questo percorso ma il giudizio non è mai definitivo. Seguiamo lui e altri, ma visto che avevamo solo due giorni per mettere in piedi la gara di giovedì ho preferito andare con i soliti. Forse avrei messo in difficoltà lui, portandolo con ragazzi abituati a giocare insieme. Domani sarà una partita complicata, ma mi fido dei miei giocatori e sono sicuro faranno una buona partita”.

Camilla Cataldo
Author: Camilla Cataldo

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