Sul posto anche il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo e l’assessore Lorenzo Vesperini
Emergono ulteriori indiscrezioni sulla rissa di questa notte alle 5 in cui ha perso la vita un 24enne colpito con una coltellata all’addome. Sembra che si tratti di una rissa tra bande di nordafricani presenti in un locale del lungomare nord di San Benedetto del Tronto. Secondo una prima ricostruzione la vittima ed un amico, usciti dal locale, mentre si stavano dirigendo verso la loro auto, una fiat Panda, sarebbero stati aggrediti dal gruppo locale. Il bilancio è pesantissimo un morto ed un altro ragazzo ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Torrette di Ancona. Ma ci sarebbero anche altri feriti.
Per questo motivo gli inquirenti rivolgeranno la loro attenzione ai Pronto Soccorso della zona per vedere se qualcuno si recherà a chiedere aiuto. E soprattutto del vicino Abruzzo perché sembra che una delle due bande arrivasse da Giulianova, mentre l’altra da Grottammare. Sulla vicenda indaga la Procura di Ascoli Piceno. Sul posto i Carabinieri di San Benedetto del Tronto che coadiuvati dagli operai del Comune stanno setacciando le aiuole della zona e le aree verdi del lungomare alla ricerca delle armi utilizzate nella rissa.
Inoltre i Carabinieri stanno indagando per capire se i fatti verificatisi sul lungomare nord siano collegati ad un secondo accoltellamento verificatosi poco dopo a Grottammare, dove un altro giovane è rimasto gravemente ferito. Versa in gravi condizioni al Torrette di Ancona dopo il trasferimento d’urgenza in eliambulanza. Le forze dell’ordine hanno già identificato diversi extracomunitari che gravitano tra San Benedetto, Grottammare ed il vicino Abruzzo che potrebbero essere coinvolti negli atti di violenza di questa notte.
Sul posto anche il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo e l’assessore Lorenzo Vesperini. E pensare che oggi doveva essere una giornata di festa per l’arrivo della 60esima edizione della Tirreno Adriatico. Il primo cittadino rivierasco ha affidato ad una nota stampa il suo pensiero sui tragici fatti di questa notte.
“Oggi la comunità sambenedettese si sveglia attonita apprendendo della morte di un ragazzo e del ferimento, in un caso anche grave, di altri giovani. Innanzitutto – scrive Spazzafumo – esprimo la mia vicinanza alla famiglia della vittima per un dolore indicibile, le forze dell’ordine stanno lavorando senza sosta per fare chiarezza su quanto accaduto e individuare i responsabili. Credo che si sia arrivati ad un punto di non ritorno nel tortuoso percorso volto a rafforzare la presenza tangibile e diffusa di personale delle forze dell’ordine. Lo chiediamo da anni, lo chiedono da anni i sindacati delle forze di Polizia, è ora di avere risposte concrete ed immediate.
Quando episodi di questo genere si ripresentano con frequenza, però, quando da ogni parte di Italia giungono quasi quotidianamente notizie simili (e stavolta purtroppo è toccato a noi), ci si deve interrogare se si tratti soltanto di un problema di ordine pubblico. Non può essere solo questo, bisogna agire nel profondo di un malessere sociale di cui evidentemente le istituzioni non hanno ben compreso la portata.
I Comuni anche in questo campo sono i posti di frontiera, chiamati a fronteggiare situazioni familiari e personali delicate avendo a disposizione mezzi limitati e sentendo quindi fortissima la frustrazione di non poter fare di più. Le agenzie educative, le organizzazioni di volontariato fanno tantissimo e ci affiancano nei progetti che riusciamo a mettere in campo, ma non basta, non può bastare. È ora di guardare con disincanto ad una realtà con la quale non ci siamo mai misurati finora – conclude così la nota di Spazzafumo – e riprendere le maglie di una rete di coesione sociale che, con tutta evidenza, va rafforzata e dotata di strumenti nuovi”.
