Rischia di soffocare all’Ikea, ragazza salvata da due dipendenti: “Applicata manovra di Heimlich”

Provvidenziale per la giovane l’intervento dei commessi, uno di loro è istruttore per i corsi di pronto soccorso: “Non siamo eroi, abbiamo fatto solo il nostro dovere”

“Mi sono reso conto di quello che stava accadendo, insieme al mio collega abbiamo capito che questa ragazza era diventata cianotica a causa di alcuni grumi di catarro misto a cibo che gli stavano bloccando le vie respiratorie”. A raccontare quello che è accaduto martedì mattina nei pressi delle casse dell’Ikea di Camerano è proprio uno dei due dipendenti che ha prestato i primi soccorsi a una ragazza di circa 18 anni colta da un improvviso malore. Alle prese con altri problemi di salute, la giovane a un certo punto ha smesso di respirare diventando subito cianotica.

Il destino, questa volta benevolo, ha voluto che nei paraggi si trovassero due dipendenti dell’Ikea che peraltro nel tempo libero prestano servizio presso delle pubbliche assistenze. Uno di questi è addirittura un istruttore per i corsi di pronto soccorso per i volontari dell’associazione a cui appartiene. Una cosa è certa, nei pressi delle casse si sono vissuti attimi di terrore fino a che i due dipendenti non hanno preso in mano la situazione: “La ragazza aveva smesso di respirare – prosegue nel suo racconto uno dei due lavoratori -. Ci siamo resi conto che dovevamo mettere in pratica la manovra di Heimlich, che consiste in una sorta di abbraccio da dietro con le mani che vanno a creare una certa compressione nella zona dell’addome. Dopo un paio di tentativi la giovane ha iniziato a respirare, ma solo per poco tempo a causa di alcuni grumi di catarro e avanzi di cibo che le ostruivano le vie respiratorie. La manovra l’abbiamo ripetuta una seconda volta abbinata a una serie di colpi ad uscire tra le scapole. A darci una mano anche due medici che si trovavano nei paraggi”.

Sta di fatto che la 18enne ha ripreso a respirare in modo normale. Sul posto è intervenuta l’automedica del 118 e un mezzo della Croce Gialla di Camerano. Una volta stabilizzate le condizioni di salute, la ragazza per accertamenti è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette. L’intera scena si è svolta sotto lo sguardo atterrito di decine di persone che in quel momento si trovavano nei pressi delle casse. Nonostante ciò, i due dipendenti non si sentono degli eroi ma delle semplici persone che hanno messo in pratica manovre di primo soccorso: “L’azienda periodicamente organizza dei corsi interni. Per quello che riguarda il pronto soccorso, è chiaro che entrambi facendo servizio in due pubbliche assistenze come volontari, ci siamo ritrovati alla perfezione nel gestire questa situazione di emergenza ma non ci sentiamo degli eroi. Abbiamo fatto solo il nostro dovere”.

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