Tuttavia, ciò che ha suscitato la maggiore indignazione nella comunità è l’introduzione di un percorso per le due ruote, di colore giallo, che costeggia le mura medievali
I lavori di riqualificazione nel parcheggio di Porta Valle a Jesi, sotto il Torrione del Mezzogiorno, tra via Mazzini e via Rosselli, stanno per giungere al termine. Si tratta di un intervento finanziato con oltre 280 mila euro che come ha riportato l’Amministrazione comunale “ha consentito di mettere ordine ad un’area precedentemente adibita a sosta spesso incontrollata, all’interno di una cornice più appropriata a ridosso delle mura”. Mentre l’Amministrazione comunale esprime soddisfazione per il risultato ottenuto, i cittadini manifestano una crescente preoccupazione per alcuni aspetti del progetto, ritenuti poco rispettosi nei confronti del patrimonio storico-artistico locale.
In primis, con l’installazione della nuova segnaletica orizzontale è evidente che il numero di parcheggi è stato ridotto drasticamente. Tuttavia, ciò che ha suscitato la maggiore indignazione nella comunità è l’introduzione di una pista ciclabile, di colore giallo, che costeggia le mura medievali. Questo intervento ha sollevato forti critiche da parte di molti cittadini, che considerano il colore scelto e la posizione della pista come un danno al patrimonio storico della zona.
“Siamo rimasti increduli di fronte ad uno scempio del genere e come noi anche tantissimi cittadini jesini e non jesini – dichiarano i rappresenti dell’Associazione civica Per Jesi – Ancora non è certo che questo sia il risultato finale, considerato che sembra esser stata attribuita la responsabilità della scelta del colore alla ditta esecutrice dei lavori. Se così fosse le perplessità, comunque, si moltiplicano: chi è tenuto a controllare l’andamento e l’esito dei lavori assegnati a ditte terze?”. “Perché degli errori ci si accorge sempre dopo che sono stati fatti, nella necessità poi di correre ai ripari buttando via ulteriore tempo e denaro? – suonano – Certi che non si può sempre scivolare via dagli imbarazzi con un semplicistico scaricabarile, ci auguriamo che alle mura medievali, patrimonio di grande rilievo storico ed artistico, venga riservato qui come in tutto il resto della città un trattamento degno della loro bellezza e valore, dove anche gli interventi di ammodernamento e le nuove infrastrutture rispettino sempre requisiti di armonia e rispetto del contesto preesistente”.
Le critiche non si fermano però solo alla questione estetica. La pista ciclabile realizzata si interrompe rapidamente, costringendo i ciclisti a rientrare sulla strada principale. Questo ha sollevato interrogativi sull’effettiva necessità di realizzare il percorso proprio in quel punto, dove la pavimentazione fatta di sanpietrini aggiunge un ulteriore contrasto visivo e funzionale. E se da una parte le critiche non intendono arrestarsi, dall’altro l’Amministrazione Comunale intende collegare la pista ciclabile anche sul versante opposto, vale a dire verso Via Castelfidardo e il Parco del Vallato.
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