“Riportata Sarnano a Sarnano: 18 giocatori del posto e progetto lungo in vista”

SECONDA CATEGORIA – Salvezza ottenuta alla fine ma ricostruendo, parla il presidente Matteo Rossini. “Già riconfermato il mister”

Con le due vittorie ottenute nelle ultime due giornate di campionato, rispettivamente contro Abbadiense e Pievebovigliana, il Sarnano ha centrato la salvezza nel campionato di Seconda Categoria Girone F, chiudendo la regular season al decimo posto in classifica. A tracciare un bilancio della stagione c’è il presidente Matteo Rossini: ” È stata una stagione positiva perché il principale obiettivo era riportare Sarnano a Sarnano. L’obiettivo era riportare i ragazzi del posto ad avere attaccamento e cuore per questi colori e per questa maglia. Abbiamo chiamato tanti ragazzi di Sarnano e dei paesi limitrofi e non a caso su una rosa di ventitré giocatori, diciotto sono del posto. Questa stagione è stata positiva anche per capire la mentalità di questi ragazzi su cui costruire qualcosa in futuro. La salvezza è meritata perché abbiamo fatto un ottimo girone di ritorno dove abbiamo segnato di più e preso meno goal e lì abbiamo avuto i primi riscontri del lavoro di un anno. La salvezza è arrivata quasi all’ultimo con le ultime due vittorie dove i ragazzi hanno raccolto sei punti tirando fuori un grande carattere”.

Dopo l’amara retrocessione dello scorso anno dalla Prima Categoria, quest’estate è iniziato un nuovo corso in casa biancoazzurra, sia per quanto riguarda l’assetto societario che quello tecnico della prima squadra, che ha visto il ritorno in panchina di mister Cencioni, sarnanese doc, e l’allestimento di una squadra giovane in cui però non mancano elementi più esperti: “Siamo partiti da una base di ragazzi giovani a cui abbiamo affiancato qualche elemento di esperienza. Quella di Sarnano è una bella piazza con uno stadio bello e un campo di allenamento altrettanto bello che si trova in centro storico. Come società vogliamo investire sulle strutture di nostra proprietà, come quest’estate dove abbiamo fatto dei lavori nel vecchio campo. L’obiettivo è riportare entusiasmo e avvicinare la gente del paese allo stadio e credo che quest’anno ci siamo riusciti“. Dopo una lunga carriera da calciatore che lo ha visto indossare anche la maglia del Sarnano nella scorsa stagione, Rossini questa estate ha deciso di dire addio al calcio giocato intraprendendo questa nuova e stimolante avventura.

“È stata un’esperienza difficile stare lontano dal campo. Negli ultimi sette anni prima di venire qui sono stato all’Elfa Tolentino, di cui sono stato capitano. Non sono uno che ha cambiato tante volte casacca nel corso della carriera. Mi piaceva anche il ruolo che avevo nello spogliatoio. Passare da quest’altra parte è stata una scelta sofferta perché comunque avevo l’età ancora per continuare a giocare e devo dire che quando vedi il campo di Sarnano è difficile resistere. Qualche presenza la ho fatta anche quest’anno, soprattutto negli spezzoni finali di gara. Ho deciso di appendere gli scarpini al chiodo per portare avanti questo progetto sociale per Sarnano che, seppur non è il mio paese di origine, oramai vivo qui e me ne sono innamorato. Il primo obiettivo era quello di un ricambio generazionale, dopo che è venuto a mancare lo scorso anno il presidente che c’era prima. In società siamo dodici e c’è qualcuno anche più giovane di me. Ne approfitto anche per fare un appello per chi volesse entrare in società e partecipare a questa avventura con noi per il bene di Sarnano è ben accetto perché non c’è nessuna restrizione”. Infine uno sguardo al futuro e alla prossima stagione sportiva: “Noi abbiamo fatto un progetto a lungo termine. Ci siamo mossi in anticipo e martedì abbiamo già fatto una riunione. Il mister sa già di essere stato riconfermato perché c’è la volontà di proseguire con questa unione di intenti. Il prossimo anno ci daremo qualche obiettivo in più rispetto a quest’anno, dove sapevamo che era un po’ un anno zero e non ci siamo posti obiettivi se non quello di costruire una base su cui lavorare anche negli anni a seguire. Adesso stacchiamo un po’ la spina e poi ricominciaremo a muoverci, dando sempre priorità ai ragazzi di Sarnano. L’obiettivo è sempre quello di creare una squadra con gente del paese e di creare entusiasmo poi si vedrà, perché come insegna il calcio, si vince quando c’è unione di intenti e si rema tutti verso lo stesso obiettivo, altrimenti è difficile”.

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