La ragazza è stata perseguitata per circa quattro anni
Nella mattinata di oggi (25 maggio), a Recanti, la Polizia di Stato ha arrestato un 24enne originario del Bangladesh (in regola con le norme sul soggiorno e residente fuori provincia), in quanto gravemente indiziato di aver violentato, più volte, una sua connazionale di 17 anni, residente a Porto Recanati, e di averla perseguitata per circa quattro anni.
Grazie alla ricostruzione minuziosa della 17enne, determinata a porre fine agli abusi subiti, è emerso, in particolare, che l’indagato, dopo aver conosciuto, nel 2019, la ragazza – allora 14enne – su Tik Tok, ha iniziato a minacciarla, facendosi dapprima inviare foto che la ritraevano nuda e costringendola poi a compiere atti di autolesionismo (tagli in varie parti del corpo con oggetti taglienti, incisione del nome con spilli sul petto e sulle gambe) e autoerotismo o altri comportamenti su se stessa (docce fredde di notte o autoinduzione a vomitare), pretendendo sempre foto e video dei gesti compiuti. In una occasione, la vittima è stata anche picchiata e minacciata con dei coltellini.
Infine, dal 2021, l’indagato, ogni volta che la raggiungeva in treno da fuori regione, circa una volta al mese, la costringeva a subire atti sessuali, in zone appartate di Recanati e Porto Recanati, sotto la minaccia che, altrimenti, avrebbe pubblicato le foto intime.
L’arrestato si trova ora ristretto all’interno della casa circondariale di Pesaro.
