Programmati pure incontri sulla violenza di genere “Se l’Elisir diventa veleno”
L’opera, l’amore. Quello narcisistico di Rigoletto che Dario Argento e poi Carmelo Bene volevano allestire tra “vampiri&lampi sanguigni” e la fatica fisica di figuranti (sulle cui spalle sarebbe dovuto gravare l’immenso palco allo Sferisterio di Macerata) che sabato 16 dicembre la stagione lirica civitanovese mette in scena al teatro Rossini, main sponsor Banca Macerata. Alfredo Sorichetti, il direttore artistico, che non perde di vista la natura sociale ieri ed oggi del melodramma, ha tuttavia già pronta l’altra faccia dell’amore, la versione di Eros: purezza ed autenticità.
Rigoletto contro Nemorino. Ed ecco ‘L’Elisir d’Amore’ di Donizetti sabato 27 gennaio concludere, dopo il concerto di Capodanno al teatro A. Caro (ore 21.30) il cartellone 2023 di ‘Civitanova all’Opera’ dedicato a Sesto Bruscantini baritono/basso come i protagonisti del capolavoro di Verdi. Rigoletto vs Nemorino. E dal ‘Rossini’ nella scongiurata ipotesi di malamore così spesso propedeutico di comportamenti violenti, e cioè ‘Se l’Elisir diventa veleno’ (titolo dell’evento) il tavolo del dibattito si trasferisce venerdì 17 prossimo al mattino tra gli studenti dell’Istituto ‘Leonardo da Vinci’ (ore 11.30) e di sera all ‘A. Caro’, ore 21.15, ingresso libero. Relatori assieme al maestro Sorichetti, lo psichiatra Massimo Bachetti e la dott.ssa Francesca Petetta (Centro Neuroscienze, Unicam).
Oggi nella splendida, nuova sede di Banca Marche è stato intanto presentato il cast di Rigoletto, interpretato dal baritono marchigiano Vittorio Vitelli dalla prestigiosa carriera internazionale. Davide Tuscano, 29 anni, è il Duca di Mantova: promessa della lirica, è stato lanciato -tra gli altri teatri e dal Premio Toti Dal Monte – dal Pergolesi di Jesi. Reduce anch’essa da successi ‘in patria’ ottenuti allo Sferisterio e alle Muse, è la marchigiana Mariangela Marini nel ruolo di Maddalena. Francesca Benitez (Gilda) e Giacomo Prestia (Sparafucile) stella dell’opera, completano il cast di Rigoletto la cui regia è curata da Dejan Proshev. Scene originali di Sauro Maurizi.
Dice Sorichetti: “Dopo 70 anni d’assenza, Civitanova Marche aveva ‘fame’ di lirica. Lo ga dimostrato in queste 5 edizioni, affollando il Rossini anche attraverso una politica di riduzione del costo del biglietto. Sul territorio abbiamo poi riversato i benefici di un’intrapresa di rilievo come quella dell’organizzazione di un’opera lirica che impegna nei diversi ruoli circa 120 persone. E siamo coinvolti a far rete con tutti i teatri lirici delle Marche: Fermo, Ancona, Jesi, Fano, Ascoli…”. Anche Macerata? “Certamente anche se le ‘nostre’ stagioni sono diverse soprattutto quelle del calendario”.
E nessuno dimentica il contributo dato da Bruscantini a suo tempo al mozartiano ‘Così fan tutte’ in una storica, rivoluzionaria messinscena al ‘Lauro Rossi’.
Quindi non senza fondamento, si è assistito ad una botta d’orgoglio tutto civitanovese in conferenza stampa. Da parte del direttore di Banca Macerata, Guardiani che ha rivendicato il suo essere civitanovese. Ed ugualmente si è detta di sentirsi Debora Falcetta, responsabile commerciale dell’Istituto di credito, nel nome del ‘compaesano’ Sesto Bruscantini. Non è un caso che sia proprio Banca Macerata ad investire quasi in solitario sui brand sportivi e culturali del territorio ed aprire sportelli in località ormai abbandonati dagli istituti nazionali. “Dopo Musicultura, da quest’anno siamo sponsor principali di Civitanova all’Opera” – ha dichiarato Toni Guardiani. Nell’essere dunque mecenate dell’Arte, Banca Macerata puo’ considerarsi erede di Carima; poi Banca Marche. L’entusiasmo palpabile in conferenza stampa deve aver contagiato il bravissimo maestro Alfredo Sorichetti cui tutti hanno perdonato di cuore (anche Guardiani, prontamente ripresosi dalla sorpresa) la stonatinq di un attimo, avendo definito l’attuale main sponsor della stagione lirica civitanovese la fu Banca Marche.


