La polizia di Jesi riaccompagna a Montacuto un 35enne pregiudicato, non collaborativo. Dovrà scontare un anno e due mesi dentro
Gli era stata concessa la possibilità di prestare servizi sociali, ma non l’ha sfruttata ed è tornato in carcere. E’ il destino scelto da un 35enne jesino, tratto in arresto ieri dal personale di polizia giudiziaria del Commissariato, in esecuzione dell’ordine di sospensione della misura alternativa alla detenzione e ripristino carcerazione emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Ancona.
Il pregiudicato, sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali nel maggio 2024, non si mostrava collaborativo rispetto alle proposte rieducative avanzate dai servizi sociali, smettendo di lavorare, non attivandosi a fini riparatori, non prendendo parte all’attività di volontariato ai fini dell’inclusione sociale. Venuti meno i presupposti per la protrazione della misura, il Magistrato di Sorveglianza disponeva la sospensione della stessa e la conduzione presso l’istituto di pena di Montacuto, ove dovrà scontare una pena residua di anni 1 e mesi 2 di reclusione. Dopo gli adempimenti di legge, l’uomo veniva accompagnato presso l’Istituto di detenzione di Montacuto.