Rieco, lettere di contestazione e decurtamento degli stipendi ai lavoratori: i sindacati alzano la voce

Personale insufficiente e clima aziendale oppressivo sono alcune delle ulteriori problemi contestati dai rappresentati locali di Cgil, Cisl e Uil

I segretari provinciali di Ancona Stefania Ragnetti  di Fp-Cgil, Sergio Marinelli  di Uiltrasporti e Roberto Ascani di Fit-Cisl contestano attraverso una nota ufficiale il clima aziendale oppressivo che vivono i lavoratori all’interno della Riesco Spa, nota azienda di raccolta rifiuti.

2La Rieco Spa effettua la raccolta dei rifiuti presso il comune di Senigallia e i comuni limitrofi. Le alte percentuali di raccolta differenziata raggiunte e la buona qualità del servizio erogato sono merito dei lavoratori che tutti i giorni effettuano lo svuotamento dei contenitori.

Questo, nonostante i problemi derivati dal lavorare in una città a vocazione turistica e quindi molto popolata d’estate, il caldo torrido di questi mesi, le file dei camion agli impianti di smaltimento e… nonostante la Rieco.

Si lavora con personale non sufficiente e in presenza di un pesante clima aziendale: ogni occasione è buona per inviare lettere ai lavoratori di contestazione disciplinare o per richiedere loro il risarcimento di danni ai mezzi avvenuti nell’esercizio del lavoro, salvo che poi gli esiti dei pronunciamenti dell’Ispettorato del Lavoro hanno annullato o ridotto le sanzioni, perché ritenute illegittime o esagerate.

Ma adesso si è voluto superare il limite. La RSU (rappresentanza sindacale unitaria eletta dai lavoratori) da mesi si è attivata per i problemi relativi alla sicurezza del lavoro, chiedendo una più puntale valutazione dei rischi nei giri di raccolta più pesanti e una rotazione degli addetti tra attività più e meno gravose. Siccome gli impegni presi dall’azienda non sono stati rispettati, la RSU ha indetto un’assemblea del personale (molto partecipata) nelle ultime 2 ore del turno di lavoro, nel rispetto delle norme previste dal contratto di lavoro e con il dovuto preavviso.

L’azienda ha sanzionato i partecipanti all’assemblea con sospensioni da 8 a 10 giorni dal lavoro e dalla retribuzione perché la raccolta dei rifiuti non è stata terminata. Il servizio è stato completato lo stesso pomeriggio con squadre di rinforzo (quindi nessun disservizio per i comuni) ma alla maggioranza dei partecipanti all’assemblea non è stata chiesta la disponibilità al lavoro di recupero perché, obiettivo della Rieco, era colpire e intimidire i lavoratori nell’esercizio di un loro diritto”.

Non ci stiamo. Faremo ricorso al giudice del lavoro contro le ingiuste sanzioni e per atteggiamento antisindacale. Effettueremo uno sciopero con astensione dal lavoro nel mese di Settembre poiché nel rispetto delle norme del settore igiene ambientale non ci è possibile mobilitarci nel mese di agosto”.

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