Ricercato per rapine e furti, pericoloso latitante arrestato in Germania

Fermato all’aeroporto di Monaco, all’ingresso dello scalo proveniente da New York

Nei giorni scorsi, a Monaco (Germania) un importante successo è stato ottenuto dai Carabinieri di Fermo in collaborazione con l’organo della Polizia di Frontiera tedesca. Grazie ad un’incessante e articolata attività info-investigativa, è stato arrestato un pericoloso criminale latitante

I Carabinieri del Reparto Operativo di Fermo hanno catturato un pericoloso latitante romeno, ricercato per rapine e furti aggravati. Il provvedimento di cattura europeo e la successiva localizzazione ed arresto sono il frutto di un’incessante e articolata attività info-investigativa condotta dal Reparto Operativo e veicolata al collaterale di polizia romeno e tedesco, in stretta sinergia con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.

Il latitante, attivamente ricercato dal settembre 2023, è stato messo a disposizione della Corte di Appello di Landshut (Germania) in attesa delle procedure di consegna.
L’uomo, un romeno di 54 anni, già domiciliato a Montegranaro (FM), è stato fermato a Monaco, presso l’aeroporto internazionale, all’ingresso dallo scalo proveniente da New York (Stati Uniti d’America). Il noto pluripregiudicato, latitante in carico al citato Reparto Operativo, era gravato da un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata ed esteso in ambito dell’Unione Europea, con mandato d’arresto europeo emesso dalla medesima autorità Giudiziaria per l’espiazione di una pena residua di 7 anni e 6 mesi di reclusione per tre rapine aggravate a mano armata e un furto aggravato, commessi a Monte San Giusto (MC) nel giugno 2011.

L’operazione, condotta con successo, contribuisce a garantire la sicurezza e la giustizia non solo in Italia, ma anche a livello internazionale. I Carabinieri di Fermo continuano ad operare con determinazione per tutelare i cittadini e contrastare ogni forma di criminalità.

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