SERIE D – Il centrocampista giallorosso verso l’esordio in campionato: “La sconfitta in coppa ci serva da lezione, a Jesi serve tutt’altro atteggiamento”
di Michele Raffa
Provate a chiedere in casa Recanatese della partita di Coppa persa contro il Montegiorgio. Vago ricordo, acqua passata. Certo, è una partita di metà agosto che lascia il tempo che trova, ma è sicuramente un punto di partenza in vista dell’imminente esordio in campionato contro la Jesina. Annotare gli errori commessi, più nell’atteggiamento che altro, e guardare avanti. Lo sa bene Marco Raparo, uno che di qualità e cattiveria agonistica ne ha da vendere: “E’ stata una sconfitta che mentalmente ci ha fatto bene, meno a caldo, ma col senno di poi ci servirà sicuramente da lezione. Essere andati negli spogliatoi avanti nel punteggio e con un uomo in più, involontariamente ci ha fatto staccare la spina, complice anche la stanchezza dopo i carichi di lavoro. Questa lezione però sarà importante soprattutto in vista della gara del Carotti. Con la Jesina dovremo scendere in campo con tutt’altra mentalità”.
Alcune prime uscite hanno fatto storcere un po’ il naso agli appassionati. Le ambizioni della Recanatese sono elevate, ma il cambio d’allenatore deve essere ancora assimilato a pieno. “Giampaolo e Alessandrini hanno idee completamente differenti nel fare calcio. Se col primo abbiamo fin da subito toccato il pallone, col secondo i carichi di lavoro nel corso della preparazione erano maggiori. Abituarsi a un modulo e a un gioco del tutto nuovo non è mai semplice. Ci serve solo un altro po’ di tempo per assimilare il tutto e metterlo in pratica alla perfezione”.
Inizialmente il calendario sembra sorridere alla Recanatese. Dopo l’esordio esterno a Jesi, Raparo e compagni sfideranno al Tubaldi consecutivamente Olympia Agnonese e Montegiorgio. Una sorta di adattamento alla nuova stagione tra le mura di casa. “L’avvio di una stagione è molto relativo. Può dire tutto, quanto niente. Soprattutto quest’anno con il livello si è decisamente innalzato e dove non ci sarà una sola squadra a fare la parte del leone, ma saremo – conclude – almeno in quattro a giocarci la vittoria finale”.
