SERIE D – Al Tubaldi netto 0-3
di Andrea Verdolini
Naufragio, con poche attenuanti, della Recanatese che cede l’intera posta ad un Castelfidardo abile a sfruttare le evidenti lacune dei padroni di casa apparsi, inaspettatamente, spenti e quasi demoralizzati. Mancavano Raparo, Mordini e Sbaffo ma anche con il Fossombrone c’erano problemi: stavolta, in 90’, la compagine di Filippi non è riuscita a costruire nemmeno lo straccio di una palla gol palesando, Bellusci a parte, una pochezza imbarazzante. Il Castello ha fatto il suo, senza strafare ma con l’ordine ed il raziocinio che lo caratterizza e la partita, onestamente, non ha avuto storia e non ha mai dato la sensazione di poter avere un esito diverso. Prima frazione a senso unico: con i padroni di casa non pervenuti in avanti è il Castelfidardo a menare le danze. Subito Nanapere approfitta di un pasticcio tra il portiere e Bellusci, appoggia a Braconi che spara fuori da posizione defilata. Al 12’ il vantaggio: l’azione scaturisce da un tiro di Cotugno ribattuto, sulla destra si fa largo Baldini, assist a Nanapere ed il nigeriano non si fa pregare e batte Del Bello in diagonale. Totalmente sterili in attacco i giallorossi macinano un gioco improduttivo. Il Castello, dal canto suo, è sempre sul “chi vive”. Al 26’ azione di Braconi, Bellusci non lo molla, tiro deviato che lambisce il montante, è solo angolo. Ci pensa poi Gomez a regalare un pallone sanguinoso a Cotugno che si presenta solo davanti al portiere e ci mette una pezza provvidenziale Bellusci che salva, letteralmente, la sua porta. La musica non cambia nella ripresa: al 17’ su rimessa laterale di Morganti, Braconi si “costruisce” un tiro bloccato a terra da Del Bello. Entra l’attesissimo Sbaffo, la supremazia territoriale dei leopardiani è schiacciante ma Canonici, già ammonito, becca un altro giallo e lascia i suoi in dieci. La pietra tombale al 33’ la mette Del Bello con uno sciagurato passaggio sul quale interviene Baldini che serve Caprari al quale non resta altro che appoggiare in rete. Il match di Sbaffo dura appena 10’ e viene sostituito da Valleja. Rassegnata al peggio e con il morale sotto i tacchi la Recanatese subisce il tris con un tiro al volo, facile facile, di Miotto su cross dalla sinistra. Si sarebbe potuti andare avanti all’infinito ma il tran tran non sarebbe cambiato. Ossigeno puro per il Castelfidardo che aggancia la Recanatese a quota nove ma con uno stato d’animo totalmente diverso. La nuova involuzione dei giallorossi non può non allarmare e se si ha un po’ di sale in zucca è doveroso intervenire.
RECANATESE (3-4-2-1) : Del Bello; E.Ferrante, Bellusci, Cusumano; D.Ferrante, Gomez (1’st Masi), Canonici, Marchegiani (29’st Pesaresi); D’Angelo, Alfieri; Pepa (21’st Sbaffo, 34’st Valleja) All.re Filippi A disp. Talozzi, Manfredi, Guidobaldi, Bruzzechesse, Ghergo
CASTELFIDARDO (3-4-1-2) : Osama; Morganti,Boccaccini, Imbriola; Fossi (23’st Bucari), Baldini (38’st Miotto), Gambini, Fabbri; Cotugno (42’st Carano); Nanapere (23’st Caprari), Braconi (36’st Paponi) All.re Giuliodori A disp. Elezaj, Costanzi, Graciotti, Ausili.
Arbitro: Marchetti de L’Aquila
Reti: 12’ pt Nanapere, 33’ st Caprari, 41’Miotto
Note: recupero 1’+5’. Angoli 5-4 ammoniti Fossi, Baldini, Cotugno, Alfieri. Espulso Canonici al 31’st per doppia ammonizione. Spettatori circa 400