Recanatese e quel mancato ripescaggio, lo scempio di Taranto riapre una ferita dolorosissima

Leopardiani primi degli esclusi per tornare in C, ma il presidente pugliese si è dimesso dopo aver iscritto la squadra: fuggi fuggi dei giocatori, nel girone C c’è il rischio di una entità astratta: al Tubaldi la beffa è…tripla

Due mesi fa parlavamo di beffa doppia per la Recanatese (RILEGGI QUI), senza riammissione e poi senza ripescaggio in Serie C. In entrambi i casi leopardiani primi degli esclusi. Macché doppia, qui la beffa è tripla. Quello che sta accadendo a Taranto, infatti, colpisce di riflesso anche la società giallorossa.

Da qualche giorno il caso Taranto sta tenendo banco in tutta Italia: ultimi stipendi relativi all’anno scorso non pagati – comporterà una penalizzazione in campionato -, presidente Giove dimesso e fuggi fuggi dei calciatori più importanti tra risoluzioni e cessioni. Lo scorso weekend in Coppa a Benevento il gruppo è stato completato dalla juniores. In panchina non si è seduto Eziolino Capuano, ex Samb, che ha presentato un certificato medico. Insomma, in Puglia è un casino. E a questo punto c’è il rischio che nel girone C partecipi una squadra fantasma.

Un colpo al cuore per la Recanatese. Ricapitolando, se il Taranto non si fosse iscritto o fosse stato bocciato, nei professionisti sarebbe salita la Recanatese (non certo il Siracusa, come indicato da qualcuno). Se solo questa bomba fosse scoppiata qualche settimana fa… E invece per i leopardiani sarà Serie D. Forse meglio non pensarci, altrimenti la ferita continuerà a sanguinare. Nel frattempo ieri pomeriggio allo stadio è terminata 1-1 l’amichevole con il Ravenna allenata dall’ex Fermana Mauro Antonioli e guidata in difesa dall’ex giallorosso Adriano Esposito. In gol il cavallo di ritorno Davide Mordini nella ripresa, a finalizzare di testa uno splendido cross.

Author: Lorenzo Attorresi