Rastelli (sponsor Fermana) choc, “Aggredito da Tintinelli”: l’ex advisor non ci sta, “Lo querelo”

Nel corso dell’ultima gara con il Pescara che ha portato alla retrocessione clima caldo in tribuna centrale. L’incontro ravvicinato finisce a stracci

Picchi d’isterismo in campo e nervosismo in tribuna. Tutto questo si è condensato domenica sera in Fermana-Pescara, ultima partita dei canarini in Serie C. Dopo lo 0-2 firmato da Franchini al 44′ del primo tempo si è scatenato il caos. Caccia all’uomo nei confronti del giocatore abruzzese reo di aver esultato in modo provocatorio – che “coppini” presi da Petrungaro! -, mentre sugli spalti qualcuno del pubblico ha inveito contro la dirigenza del Pescara e il presidente Sebastiani, “rei” di aver giocato in modo blando con l’Ancona sette giorni prima.

In quel frangente, in centrale, si è verificato un incontro ravvicinato tra Eddy Rastelli, imprenditore teramano e sponsor della Fermana da quattro partite, e l’ex advisor del club Massimiliano Tintinelli, esperto di finanza e fermano doc. “Sono stato aggredito da Tintinelli – ha tuonato Rastelli -. All’intervallo ha aizzato la folla contro Sebastiani e Luciano Campitelli (ex presidente del Teramo, ndr) che è mio amico ed era presente. Mi sono avvicinato per sedare gli animi perché non accetto che vengano insultati gli avversari, e in quel frangente ho ribadito a Tintinelli che la retrocessione della Fermana fosse anche colpa sua: a luglio consigliò i Simoni di prendere in mano tutte le quote della società. Lui avrebbe trovato un acquirente, ma non ha portato risultati. Al che Tintinelli mi ha rincorso come se volesse picchiarmi, la gente di Fermo non mi ha riconosciuto tirandomi addosso di tutto, acqua e birra. Sono stato chiamato zingaro pensando fossi uno del Pescara. Mi sono allontanato arrivando alla macchina e andandomene. Non ci ho dormito la notte”.

Parola anche a Max Tintinelli: “Rastelli? Lo querelo per diffamazione. Io ho inveito contro i pescaresi? Assolutamente no, ho solo consigliato alla gente di Pescara di andare vista il clima che si era creato – la sua ricostruzione – C’erano gli steward, ci sono testimoni. Vorrei vedere le prove di questa aggressione, nelle sedi opportune porteremo ognuno gli elementi a nostro supporto e vedremo… In realtà Rastelli mi ha attaccato dicendo che la retrocessione fosse colpa mia, così io sono andato da lui a chiedergli chi fosse, dato che fisicamente non lo conoscevo. A luglio quando arrivai aveva dato alla Fermana 10mila euro che poi chiese di riavere indietro nonostante Scheggia non fosse più amministratore. Con i Simoni decidemmo così di tenerlo fuori, onestamente non so come si sia riavvicinato alla Fermana ultimamente. Credo che la sua sia una strumentalizzazione perchè ce l’aveva carica con me… Spero che gente di questo tipo non trovi spazio a Fermo. Il mio lavoro alla Fermana? Con Ribichini avevamo subito raccattato circa 100mila euro, e non è vero che non ho portato acquirenti. Di contatti ce ne sono stati, ma nessuno è voluto entrare. I Simoni? Oramai da tempo non so come si stiano muovendo, vado a vedere le partite perchè la Fermana era e rimarrà la mia squadra”.

Massimiliano Tintinelli
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