Raponi, non è mai troppo tardi: “Appignanese scelta di cuore, trascorsi mesi difficili”

PROMOZIONE – L’attaccante ex Matelica si è sbloccato contro la Sangiorgese, primo gol in campionato pesantissimo: “Bellissima emozione”

Dopo oltre due mesi è tornata al successo l’Appignanese che nello scorso weekend ha battuto la Sangiorgese-Monterubbianese davanti al proprio pubblico. Tre punti pesantissimi per i mobilieri, sia per il morale che per la classifica che ha permesso ai biancoazzurri di staccare in classifica il duo Rapagnano-Potenza Picena che occupano in coabitazione l’ultimo posto in classifica salendo così al terz’ultimo posto che vale un posizionamento in zona playout. Oltre la vittoria, una delle note più liete per i mobilieri nel pomeriggio piovoso di Appignano è stato il ritorno al goal di Riccardo Raponi che, lanciato dal primo minuto al centro dell’attacco da Cantatore vista la squalifica di Pistelli, è riuscito finalmente a trovare il suo primo goal in campionato.

A rivivere le emozioni del match di sabato pomeriggio c’è proprio lo stesso Raponi che racconta così la gioia provata dopo aver segnato la rete che ha rotto l’equilibrio:” Tornare al goal davanti al nostro pubblico è stata un’emozione bellissima. Questo si può vedere anche dall’esultanza con i miei compagni che hanno creduto sempre in me e mi sono sempre stati vicini e mi hanno supportato in questi mesi difficili sotto il punto di vista realizzativo. Mi è dispiaciuto molto non poter aiutare appieno i miei compagni con i goal e quindi sono molto felice per il goal trovato, anche perché è stato il goal del vantaggio e che ha sbloccato l’incontro. Oltre al goal sono molto contento anche della prestazione che ho fatto durante l’arco dei novanta minuti. La Sangiorgese-Monterubbianese ci ha messo in grande difficoltà perché è una squadra forte che può vantare giocatori importanti anche di categoria superiore e soprattutto sono più esperti rispetto a noi. È stata una partita sofferta soprattutto nel secondo tempo perché nel complesso nel primo tempo abbiamo fatto bene, anche se l’approccio non è stato dei migliori perché dopo trenta secondi Pettinari, che secondo me è uno dei portieri più forti della categoria oltre a essere un leader assoluto, ha fatto una grande parata. Alla fine abbiamo portato a casa il risultato con Medei che è stato molto bravo a procurarsi il rigore poi trasformato da Tarquini. È stata una vittoria molto importante perché non vincevamo dal 25 Novembre in casa con la Palmense e quindi sono molto contento”.

Dopo aver vestito nella scorsa stagione la casacca del Matelica, quest’estate Raponi ha deciso di tornare a casa sposando il progetto dell’Appignanese:” A inizio stagione, quando ho parlato con il direttore Maurizio Gagliardini c’erano tutti i presupposti per fare bene e quindi ho deciso di fare questa scelta. Diciamo che è stata anche una scelta di cuore perché comunque io vivo ad Appignano. Non nego che lasciare una società come Matelica è stata una decisione difficile e quindi ho ragionato molto prima. Alla fine ho preso la scelta più giusta per me, anche perché la distanza da casa iniziava a farsi sentire e con il lavoro stava diventando difficile. All’inizio abbiamo avuto delle difficoltà, poi con il cambio di allenatore le cose sono andate meglio, anche se poi siamo ritornati in un periodo un po’ no. Noi ci mettiamo il cuore dal primo minuto al novantesimo e dove a volte non arriviamo tecnicamente e con le gambe ci arriviamo con il cuore. Spero di rimanere in questa categoria con questa maglia perché la società non ci fa mai mancare nulla e anche il presidente se lo merita perché è una persona gentile e sempre disponibile con tutti”.

Ma non c’è tempo di festeggiare il successo con la Sangiorgese-Monterubbianese che il calendario mette sulla strada dell’Appignanese per la ventiduesima giornata l’impegno casalingo contro l’Atletico Centobuchi, reduce da due vittorie consecutive e in serie positiva dai sei turni, ovvero da quando è iniziato il nuovo anno, dove i Piceni ancora non hanno conosciuto la parola sconfitta:” L’approccio sará fondamentale e l’atteggiamento dovrà essere quello mostrato nella gara con la Sangiorgese. Affrontiamo l’Atletico Centobuchi che è una squadra forte che può vantare giocatori importanti nel reparto avanzato come Cialini, Liberati, Napolano e Galli, che stimo e ammiro molto come calciatore. Sono una squadra forte che merita la posizione di classifica che occupa. Noi dovremo stare sempre sul pezzo, pronti a ripartire, perché magari il pallino del gioco sarà in mano a loro. Dovremo essere bravi a sfruttare le nostre qualità e i nostri punti forti per fare una grande prestazione e cercare di portare a casa i tre punti”. Un campionato molto equilibrato e livellato verso l’alto quello del girone B di Promozione, come osserva anche lo stesso attaccante dei mobilieri che oramai conosce molto bene questo raggruppamento,avendolo già fatto con le casacche di Matelica e Aurora Treia:” Per quanto riguarda il Matelica a mio avviso è la squadra più forte che ha un grande allenatore che è Passarini che sta dimostrando di essere uno dei migliori della categoria. Anche la Vigor Castelfidardo è una squadra forte, allenata da un grande allenatore come Manisera, anche se vedo favorito il Matelica perché a mio avviso ha la squadra più forte. Per quanto riguarda la zona playoff sarà una bella lotta perché ci sono tante squadre coinvolte. Mentre per quanto riguarda la zona playout non guardo alle altre ma guardo solo a noi, sperando di riuscire a toglierci il prima possibile dalla zona rossa-zona gialla di classifica”. Infine, per chiudere, Raponi fissa gli obiettivi stagionali sia a livello personale che di squadra”:Salvarci senza fare i playout sarebbe una bella conclusione di questa stagione, anche se sarà dura perché tutte le squadre sono attrezzate e sono inoltre tutti campi ostici come il nostro, dove è difficile giocare. Salvarsi anche attraverso gli spareggi andrebbe bene lo stesso perché l’importante è ottenere la salvezza. A livello personale spero di aiutare la squadra con i miei goal e le prestazioni. L’importante che poi viene io risultato di squadra, perché quello viene prima di tutto ed è la gioia più grande”

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