Rapagnano, un goal olimpico per sperare: “Corsa solo su noi stessi”

PROMOZIONE – Parla mister Garagliano prima della trasferta insidiosa a Monticelli. Sabato scorso battuta l’Aurora Treia direttamente su corner

Dopo quasi un mese e mezzo è tornato alla vittoria il Rapagnano che sabato scorso ha battuto tra le mura amiche l’Aurora Treia grazie a una rete del classe 2003 Di Donato che direttamente da calcio d’angolo, con la complicità dell’estremo difensore ospite Cartechini, ha siglato il goal partita. Tre punti pesantissimi sia per il morale che per l’economia della classifica, come sottolinea anche l’allenatore dei fermani Graziano Garagliano: “Facendo un passo indietro ero molto deluso dalla partita di Casette Verdini perché eravamo confusi e abbiamo sbagliato l’atteggiamento e questo lo abbiamo pagato a caro prezzo. Nel secondo tempo abbiamo provato a rientrare in partita ma senza creare grandi occasioni. La sconfitta è servita da lezione ai ragazzi perché da quando sono arrivato la cosa su cui sto battendo di più è quella di non sbagliare l’atteggiamento”.

“Sabato invece abbiamo capito che la partita era importante anche ai fini della classifica e l’atteggiamento è stato quello giusto. Ognuno ha lottato per il proprio compagno dando il massimo, poi siamo stati anche fortunati in occasione della rete. Poi da lì è partita la classica battaglia dove una squadra attacca e l’altra si difende, ma devo dire che noi abbiamo fatto una grande fase difensiva“. Dopo un inizio di stagione di difficoltà, la società con a capo il presidente Vitaliano Silveri, a inizio dicembre ha optato per il cambio in panchina per provare a dare una scossa alla propria stagione, separandosi così dopo sei anni da Andrea Silenzi. Dopo un’attenta riflessione, la scelta è ricaduta sul tecnico originario di Torino che dopo due stagioni sulla panchina del Petritoli in Seconda Categoria, ha accettato la proposta del Rapagnano: “L’anno scorso ero a Petritoli e abbiamo vinto i playoff del nostro girone prima di perdere poi lo spareggio per andare in Prima Categoria. Ero arrivato a fine stagione un po’ scarico e quindi ho deciso di rimanere tranquillo e di prendermi un po’ di tempo. Nei tre mesi di inattività mi sono documentato molto vedendo tante partite sia di Promozione che di Prima Categoria. La chiamata del Rapagnano è arrivata in modo inaspettato, anche se comunque speravo in una chiamata da una società di Promozione o di Prima Categoria“.

“Devo ringraziare anche la società che ha scommesso su un ragazzo che è alla prima esperienza in questo campionato. Quando sono arrivato ho trovato una buona squadra che ricordo l’anno scorso ha vinto un campionato. Ho preso un gruppo che in quel momento era un po’ demotivato, poi abbiamo vinto con il Trodica nella mia prima partita e poi abbiamo pareggiato ad Appignano contro una diretta concorrente per la salvezza. Anche in questo nuovo anno, nonostante le due sconfitte consecutive con i ragazzi abbiamo continuato a lavorare sui concetti su cui insisto maggiormente e sabato è arrivata una vittoria che vale doppio sia per il morale che per la classifica”. Un gruppo oramai consolidato che lavora insieme da anni e su cui la società del presidente Silveri ha voluto puntare fortemente anche per il primo campionato di Promozione della storia del Rapagnano:” Questo è un gruppo forte che, ripeto, ha vinto un campionato di Prima Categoria e che ha delle potenzialità nel reparto offensivo. I ragazzi mi seguono e stanno dando di più e come dico sempre, anche a loro bisogno guardare solo in avanti e non al passato”.

Ora il futuro immediato del Rapagnano si chiama Monticelli, con i fermani che nella diciannovesima giornata di campionato saranno di scena in trasferta al Don Mauro Bartolini contro la compagine picena di mister Settembri: “Sabato sarà una partita molto difficile su un campo in erba sintetica. Loro sono una squadra rapida e forte tecnicamente, che vanta individualità importanti sia a centrocampo che in attacco. Noi dovremo fare una partita umile e di sacrificio, consapevoli delle potenzialità che abbiamo nel reparto offensivo, soprattutto quando la palla arriva a Marcoaldi, Polozzi, Scriboni e Macchini che possono essere pericolosi”. Infine, per chiudere, Garagliano si sofferma sulla corsa verso la salvezza della sua squadra, tracciando la strada da seguire: “Credo che il Rapagnano deve fare la corsa solo su sé stesso, iniziando a fare punti fuori casa e continuando a giocare così come abbiamo sempre fatto in casa. Noi dobbiamo stare tranquilli e avere un atteggiamento positivo. Abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, come ha detto anche il verdetto del campo. Noi dobbiamo credere e lottare per la salvezza perché ci sono ancora tante partite e come dico sempre ai ragazzi nel girone di ritorno è un campionato a sé. Credo che le squadre che si salveranno saranno quelle che perderanno meno scontri diretti”.

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