Raffica di furti nel Fermano: dieci denunce e un arresto

Dai telefonini ai monopattini, dalla benzina ai gioielli e ai Gratta e Vinci

I militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Fermo hanno identificato e denunciato ben dieci autori di reati predatori, un altro è stato invece arrestato.

A Porto San Giorgio a seguito di un’attenta attività investigativa, i militari della locale stazione dei Carabinieri hanno denunciato una romena di 28 anni, già con precedenti penali, per il reato di furto con destrezza. La giovane è stata identificata quale responsabile del furto di una collana con ciondolo in oro giallo e della somma di 585 euro, perpetrato con la “tecnica dell’abbraccio” ai danni di un residente. La denuncia è stata sporta alla stazione dei Carabinieri di Porto San Giorgio.

A Porto Sant’Elpidio nel corso di un servizio predisposto, i Carabinieri hanno rintracciato ed arrestato un 48enne di Macerata, pregiudicato, in esecuzione di un’ordinanza di sottoposizione alla detenzione domiciliare emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Macerata. L’uomo doveva scontare ancora un anno di reclusione per un precedente reato di furto aggravato commesso nel 2013. Dopo le formalità di rito, è stato trasferito nella sua abitazione, dove rimarrà in detenzione domiciliare.

Nello stesso comune i Carabinieri hanno poi denunciato un 60enne, pregiudicato, ritenuto responsabile di furto aggravato. L’uomo è accusato di aver rubato alcune bottiglie di liquori, del valore di circa 70 euro, all’interno del supermercato “Spazio Conad”: aveva occultato la refurtiva all’interno di uno zaino schermato mentre attraversava le casse. La denuncia è stata presentata dal titolare del supermercato e l’autorità giudiziaria è stata informata dalla Stazione dei Carabinieri di Porto Sant’Elpidio.
Ancora a Porto Sant’Elpidio, i Carabinieri hanno denunciato un 40enne di Montegranaro, pregiudicato, per aver asportato benzina da un’auto parcheggiata lungo la strada. L’uomo aveva forzato il tappo del serbatoio e utilizzato un tubo di gomma e una tanica per compiere il furto. La refurtiva ammontava a diversi litri di benzina.

L’impegno dei Carabinieri di Porto Sant’Elpidio ha inoltre consentito di denunciare due donne nomadi, di 48 e 28 anni, accusate di furto aggravato. Le indagini, condotte in seguito a un sopralluogo presso la gioielleria “Concettoni”, hanno permesso di identificare queste due donne come le responsabili del furto di oggetti in oro dal valore di circa 20.000 euro, furto con destrezza commesso nel mese di agosto scorso.

A Montegiorgio i Carabinieri hanno denunciato una 30enne romena, disoccupata e pregiudicata, per furto aggravato. La donna aveva asportato prodotti alimentari e per la cura della persona dal supermercato “Maxi Coal” per un valore di circa 100 euro. Parte della refurtiva è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario.
A Fermo, dopo la denuncia-querela di un residente, i Carabinieri di Fermo hanno denunciato un 37enne algerino, pregiudicato, per il furto di un cellulare, lasciato incustodito su un muretto vicino alla fermata dell’autobus di Via XX Giugno. A Petritoli i Carabinieri hanno concluso le indagini dopo un furto e denunciato un cittadino di 34 anni, pregiudicato. L’uomo è stato identificato come l’autore del furto di 15 “Gratta e Vinci” del valore di 20 euro ciascuno, per un totale di 300 euro, all’interno di una tabaccheria. La refurtiva è stata completamente recuperata.

Infine altri due episodi sempre a Porto Sant’Elpidio dove i Carabinieri hanno denunciato una 54enne napoletana, pregiudicata, per furto aggravato. La donna è accusata di aver rubato un cellulare da un negozio di telefonia dopo un alterco con la proprietaria. La refurtiva, del valore di circa 200 euro, non è stata recuperata.
Nel secondo caso, in seguito a un sopralluogo e alle denunce formalizzate da un residente, i Carabinieri della locale stazione hanno deferito un 32enne algerino, senza fissa dimora e pregiudicato, per il furto di un monopattino elettrico, avvenuto a metà agosto in un’area antistante il discount “Coal” in Via Canada, dove il monopattino era parcheggiato. L’identificazione è stata possibile grazie ai filmati di videosorveglianza privata acquisiti dai militari dei Carabinieri.

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