Qualità della vita, ecco la classifica delle città marchigiane in cui si vive meglio

Ancona supera Pesaro

Nelle Marche Ancona supera, seppure di un soffio, Pesaro Urbino nella classifica 2023 della Qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore nella 34esima edizione dell’indagine che ha certificato la leadership italiana di Udine, seguita sul podio da Bologna e Trento.

Il capoluogo di regione marchigiano compie un salto di quattro posizioni e si attesta al 24esimo posto con 565,4 punti a fronte dei 565,3 di Pesaro Urbino la cui situazione in classifica è rimasta invariata al 25esimo posto. Tutte in rialzo le posizioni delle altre tre province. Ascoli Piceno, (27esima con 561,5 punti) ne guadagna 15 rispetto all’anno precedente, Macerata (37esima con 546,3 punti) scala 22 posti, Fermo compie un balzo di 23 gradini e si affranca dalla parte bassa della classifica, arrivando al 50esimo su 107 (534,43 punti).
I 90 indicatori statistici alla base dell’indagine, di cui 46 aggiornati al 2022 e 36 al 2023, presentano alcune novità inserite per stare al passo con i cambiamenti sociali in corso l’indice dei progetti finanziati dal Pnrr, l’indice della solitudine, le farmacie, le famiglie con Isee sotto i 7mila euro, il gender pay gap, consumo di farmaci contro l’obesità, lavoratori domestici e l’aumento delle temperature. Dieci gli indici sintetici inclusi nell’indagine che aggregano più parametri (Qualità della vita di giovani, bambini e anziani, Qualità della vita delle donne, Ecosistema urbano, Indice della criminalità, Indice di sportività, Indice del clima, ICity Rank sulle città digitali, composto da Amministrazioni digitali e Città aperte).

Tra le province ad Ancona la migliore performance (numeri da 6esima posizione) riguarda Psichiatri e psicologia clinica, professionisti attivi ogni mille abitanti (0,30 rispetto alla media 0,19); il dato peggiore (105esimo) è il numero di bar ogni mille abitanti (1,8 a fronte della media 2,9); forte passo in avanti nella voce ricchezza e consumi (+12 posizioni). Pesaro Urbino brilla per percentuale laureati e altri titoli terziari tra persone di età tra i 25 e 39 anni (9esima con 36 punti contro una media di 26) ma pecca nell’imprenditoria giovanile (107esima con 6 titolari under 35 di imprese contro una media nazionale di 8); in provincia indici in aumento per Ricchezza e consumi (+12 posizioni), Cultura e tempo libero (+8).
Ad Ascoli Piceno le miglior performance arriva dalla quota di export sul pil (prima con 173,8 punti a fronte di una media di 31) mentre la peggiore Infortuni mortali e inabilità permanente sul lavoro ogni 10mila occupati (21,1 contro 11,4); in forte progresso (+47 posizioni) sul fronte Affari e Lavoro. Macerata brilla per Illuminazione pubblica sostenibile, in particolare la percentuale di punti luce a led sul totale (prima con 100 punti su una media di 51) mentre negativo il dato dell’anomalia in gradi delle temperature rispetto al decennio 2001-2011 (1,17 rispetto alla media di 0,72); la provincia, in ogni caso, compie passi in avanti per Affari e Lavoro (+48), Ricchezza e Consumi (+15), Cultura e Tempo libero (+14). Anche a Fermo un punto di forza è l’lluminazione pubblica e sostenibile relativi ai punti luce a led in percentuale sul totale nel Comune capoluogo (prima) mentre il dato peggiore (104esima) è il numero di cessazioni ogni 10 imprese: 5,44 a fronte della media del 4,49; la provincia è in terzaa posizione per gli indici Ambiente e Servizi ed è migliorata per Affari e Lavoro (+27) e Ricchezza e Consumi (+25).

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