“La popolazione è stata informata solo dopo tre giorni dallo sforamento”
“Ozono sopra la soglia ad Ancona: nessuna informazione e assenza di provvedimenti concreti per la tutela della salute dei cittadini”: così un comunicato di Gianluca Quacquarini, consigliere comunale di Ancona del Movimento 5 Stelle.
“Nel Consiglio comunale dell’8 luglio ho presentato un interrogazione urgente per avere notizie più precise rispetto all’eccessiva concentrazione di ozono nell’aria del Comune di Ancona che si è verificata più volte a fino giugno ed almeno il giorno 2 luglio. L’ozono è un gas irritante per gli occhi e le vie respiratorie. La Regione Marche, nell’informare di questo superamento dei limiti, consigliava, infatti, l’intera popolazione ad attenersi a delle precauzioni a tutela della salute ed in particolare evitare che le persone più fragili come bambini, anziani, cardiopatici e persone affette da malattie respiratorie croniche, stiano a lungo all’aperto, in particolare tra le 12 e le 16 e evitare, nelle stesse ore, prolungati sforzi fisici all’aperto.
Tre i questi posti dal sottoscritto: quali azioni concrete sono state applicate in quei giorni dalla Giunta per la tutela della salute dei cittadini; se l’allerta, nel frattempo, è terminata e se la Giunta intenda chiedere agli organi preposti un’indagine seria per approfondire i motivi di questa eccessiva concentrazione di ozono nell’aria e, di conseguenza, trovare le soluzioni a tale problema che riguarda la salute di tutti. La risposta complessiva del Sindaco è stata “fumosa”, come spesso capita. Bene il fatto di snocciolare i dati ricevuti dall’Arpam meno bene le risposte alle domande. Al primo quesito la Sindaca ha risposto che era stata pubblicata sul sito del Comune la segnalazione dell’Arpam. Peccato che sul sito comunale la notizia è apparsa il primo luglio mentre la Regione Marche ha comunicato il superamento il 28 giugno.
Nei giorni trascorsi, nel frattempo che informazioni hanno avuto i cittadini dall’amministrazione? Una delle precauzioni maggiori in questi casi è stare poco all’aperto e soprattutto nei parchi. La popolazione di Ancona come faceva a sapere come comportarsi in questi caldi se sono stati informati dopo tre giorni dallo sforamento? Alla seconda domanda, se l’allerta fosse cessata, si è risposto che non è una vera e propria allerta, come da me affermato, ma in questo tipo di superamento, e cioè sopra i 180 microgrammi al metro cubo e sotto i 240, si rende OBBLIGATORIA l’informazione ai cittadini”.