LA TELA DEL RAGNO – Sconfitta pesante contro la Ternana, lunedì Perugia-Ascoli sarà incredibilmente uno scontro salvezza, in barba alle piazze. E Pulcinelli ora dovrà vendere (si spera) non a dei fantocci
di Francesco Regnicoli
Raccontare di una gara durata praticamente meno di 16 minuti, dall’infortunio dopo 8 minuti dell’attaccante bianconero Forte al “disastro” combinato dal portiere Raffaeli che ha praticamente regalato il vantaggio umbro realizzato da Corradini, allo 0-2 realizzato dal ternano Cianci (su solita dormita della difesa) risulta difficile per lo scrivente Ragno. Alzi la mano chi tra i 5.600 tifosi poteva immaginare un inizio cosi ‘choc’ che ha permesso alla già forte Ternana di chiudere la gara senza colpo ferire. Incredibile!
Sullo 0-2, verso la mezz’ora, il centrocampista bianconero Varone poteva riaprire la gara, ma a 5 metri dalla porta non riusciva a realizzare un gol abbastanza semplice (colpo di testa a lato) e pochi minuti dopo l’arbitro Renzi non puniva con la concessione del calcio di rigore un intervento in area su Adjapong (insieme a Silipo unico ‘sufficiente’ della squadra). Erano gli unici due squilli della squadra bianconera, che a 5 secondi dalla fine dei 4 minuti di recupero veniva nuovamente punita dalle fere con il terzo gol di Curcio. Forse lo 0-3 era un punteggio troppo severo, ma certamente la Ternana non aveva rubato nulla, dimostrando una netta superiorità tecnico agonistica rispetto ad un Picchio lontano parente della squadra ammirata il secondo tempo all’Adriatico di Pescara.
Nulla da raccontare nella ripresa, dove l’Ascoli magari avrebbe meritato il gol della bandiera, in particolare negli ultimi 10 minuti della gara, con un palo colpito ed un paio di occasioni sventate dal portiere umbro. “Ma tant’è“. L’Ascoli ha certamente pagato l’infortunio iniziale di Forte (sostituito dalla controfigura del bomber Corazza ammirato fino a 2 mesi fa e scomparso dai radar dopo il rinnovo contrattuale e la nascita del terzo figlio Santiago). Ma l’errore dell’acerbo Raffaeli da ‘mai dire gol’ (questo ridicolo voler uscire con il pallone dal basso area, quando non hai i piedi buoni per farlo, sia portiere che difensori, grida vendetta…vero mister Cudini?) ha spianato la strada alla Ternana, con il pubblico bianconero rimasto basito sugli spalti.
Pubblico che ha trascorso il secondo tempo (questa volta non solo dal settore ultras in curva ma anche dalla tribuna Mazzone) non ad insultare la persona fisica o la famiglia del Patron Pulcinelli, ma nella richiesta, ad alta voce, di vendere la società ed andarsene da Ascoli….e pare che verranno accontentati! A fine gara infatti il Patron Pulcinelli ha promosso entro fine marzo di vendere la società ed andar via da Ascoli. Lo scrivente Ragno ha sempre rispettato il Patron ma in 6 anni di gestione contabile…nessuna penalizzazione della squadra (come invece è capitato in questo periodo a 14 società tra serie A e Lega Pro), stipendi e contributi pagati puntualmente (anche se trattasi di milioni di euro investiti malamente, dato che l’Ascoli si ritrova a lottare per non retrocedere in LND).
Dunque ora si spera che voglia vendere l’Ascoli a qualche personaggio serio ed economicamente all’altezza di mantenere la squadra decorosamente tra i professionisti. La contestazione è figlia dei tanti errori commessi dal Patron negli ultimi 2 anni, che hanno portato il Picchio a retrocedere in Lega Pro (con l’operato del pessimo DS Giannitti) ed ora a lottare per non retrocedere in LND (con la collaborazione del peggiore DS della storia dell’Ascoli chiamato Righi).
Speriamo che non si realizzi il famosissimo proverbio ascolano “lu pegge ve’ sembre arrete” dato che i Serafino, Renzi, Soldini, Agnello di turno….esistevano, esistono ed esisteranno sempre….chiedere in Riviera! Lunedì 3 marzo scontro salvezza Perugia-Ascoli….chi lo avrebbe mai detto? Due squadre con 30 anni di A ed oltre 50 anni di B alle spalle, ma in Lega Pro il blasone conta zero oppure davvero poco. Quello che serve in questa categoria è la “fame” dei giocatori in campo, programmazione ed organizzazione. tutte qualità spesso mancanti sotto l’ombra delle nostre bellissime 100 Torri.
