SECONDA CATEGORIA – Stangata su Alessandro Esposito dell’Acquaviva
Quattro anni di squalifica per aver dato un pugno alla nuca dell’arbitro. E’ questo il verdetto del Giudice Sportivo su Alessandro Esposito, calciatore dell’Acquaviva (Seconda categoria Girone H). Ecco la motivazione della lunghissima stangata: “Rilevato dal referto arbitrale che la gara in oggetto è stata definitivamente sospesa al minuto 21 del secondo tempo sul risultato di CASTORANESE 1 – ACQUAVIVA CALCIO 0 in quanto il direttore di gara non ravvisava le condizioni per portare a termine la stessa a seguito di una aggressione posta in essere nei suoi confronti dal calciatore ESPOSITO ALESSANDRO della società ACQUAVIVA CALCIO che lo attingeva con un violento pugno alla nuca; Successivamente, a causa delle lesioni subite, il direttore di gara si recava presso il P.S. dell’Ospedale di Fermo dove veniva dimesso con prognosi di giorni 5 s.c.; Ritenuta la società ACQUAVIVA CALCIO responsabile oggettivamente del fatto violento che ha indotto l’arbitro a sospendere definitivamente la gara; Ritenuto altresì che l’episodio violento verificatosi in danno del direttore di gara consisteva in un’unica condotta non seguita da ulteriori comportamenti lesivi ed aggressivi del calciatore colpevole; Considerato altresì che le conseguenze dannose subite dalla persona del direttore di gara, pur nella loro oggettiva gravità per come risultante
da certificazione medica in atti, non sono state tali da impedire al medesimo di fare ritorno in sede e di recarsi all’Ospedale di Fermo, senza avere necessità di farsi prestare cure in nosocomi più vicini; Il Giudice Sportivo Territoriale di Ascoli Piceno delibera di omologare la gara con il risultato di CASTORANESE – ACQUAVIVA CALCIO 3-0; di infliggere al calciatore ESPOSITO ALESSANDRO la squalifica sino al 18/01/2027. La sanzione inflitta va considerata ai fini dell’applicazione delle misure amministrative, a carico delle società dilettantistiche, così come deliberate dal Consiglio federale per prevenire e contrastare gli episodi di violenza”.
