SERIE C – Il tecnico canarino aspetta i sardi e vuole il quinto risultato di fila, come Destro e Antonioli: solo Jo Condor è arrivato a sei nella C recente. Gli abbonati volano
Stefano Protti, tecnico di una Fermana che ha già ali forti, vuole volare nella storia, lui che negli annali canarini ci è entrato in primis da calciatore. Da allenatore, però, non vuole essere da meno. E allora i gialloblu hanno un altro obiettivo nella gara interna che domenica- ore 14.30 – disputeranno contro l’Olbia.
Quale? Raggiungere il quinto risultato utile di fila, eguagliando la striscia di Destro e Antonioli, predecessori di Protti in questa C moderna, e avvicinando al contempo Cornacchini, unico ad aver raggiunto quota sei (dal 9 dicembre 2020 al 16 gennaio Jo Condor iniziò con tre vittorie e tre pari risolvendo immediatamente i problemi). In quattro e quattr’otto, invece, questa Fermana clamorosamente sorprendente ha già tenuto un ritmo che mai si era visto nello scorso deludente campionato: con una vittoria e tre pari è di quattro il segmento aperto da Protti: quattro era stato il massimo pure per Riolfo, che però ci aveva messo dentro solo pareggi deludenti (Carrarese, Gubbio, Grosseto, Vis Pesaro, di cui tre in casa).
Se l’appetito vien mangiando, così come ha suggerito in settimana il ds Max Andreatini, la Fermana in questo momento deve sì rimanere umile ma prendendo coscienza dei suoi mezzi importanti. Che non significherà sottovalutare l’Olbia – solo una rete in campionato, quattro partite a secco -: guai a farsi strane idee. Al Recchioni, inoltre, giocare in una bomboniera colma di passione stimola come non mai: sono 793 gli abbonamenti contati alla fine della campagna “Fermo C’è”. Lo scorso anno 800 spettatori a viale Trento spesso si vedevano col binocolo. Alla città batte il cuore. A Protti pure. La Fermana è solo all’inizio.
