Pronto soccorso di Torrette bloccato: barelle finite e coda di ambulanze

Pomeriggio da incubo. La protesta di alcuni conducenti

Le barelle sono finite, sette ambulanze restano bloccate fuori dalla cosidetta “Camera calda” con gli autisti che non possono nemmeno fare il cosidetto triage ovvero la pratica di accettazione in pronto soccorso. Quello di ieri è stato un pomeriggio da incubo al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette dove nelle prime ore del pomeriggio il sistema di accoglienza degli ammalati è andato in tilt. E pensare che attorno alle 15 il sistema operativo del pronto soccorso indicava un tempo di attesa per i codici verdi di quasi tre ore. Un tempo accettabile essendo codici verdi ma il destino ha voluto che nel giro di mezz’ora al pronto soccorso di Torrette sono arrivate sette ambulanze con a bordo tutti pazienti che necessitavano di una eventuale barella dove essere scaricati. Peccato però che il numero delle barelle a disposizione era terminato il che ha costretto gli ammalati a restare a bordo delle ambulanze in attesa di essere chiamati.

Sette i mezzi di soccorso rimasti bloccati tutti riconducibili come tipologia di servizio alla centrale operativa del 118. A nulla sono valsi gli sforzi portati avanti dal personale ospedaliero per cercare di risolvere questa problematica ma senza barelle a disposizione l’intero sistema si è collassato al punto tale che attorno alle 17 i tempi di attesa per i codici verdi sono schizzati a cinque ore. Nello stesso orario il portale dell’azienda ospedaliera di Torrette riferiva che 22 pazienti in codice azzurro erano in visita altri 21 questa volta in codice arancione avevano iniziato l’accesso per la valutazione clinica. Ambulanze che di fatto sono rimaste bloccate in pronto soccorso alcune all’interno della cosidetta “Camera calda” le altre lungo la rampa che conduce al pronto soccorso essendo la stessa “Camera calda” uno spazio piuttosto ridotto che al massimo può ospitare due ambulanze.

A margine di questa situazione la protesta di alcuni conducenti di mezzi di soccorso circa la gestione e la responsabilità del paziente a bordo: “Alcuni di noi avevano anche pazienti con sospetta frattura del femore. Non potendo fare triage causa mancanza di barelle la gestione del paziente ricade in termini di responsabilità sui singoli equipaggi il tutto a 20 metri dal pronto soccorso. Solo con il triage avviene la valutazione del paziente che di fatto viene preso in carico dal pronto soccorso ma prima che questo avvenga tutto ricade in termini di responsabilità sui singoli equipaggi. Alcuni di noi hanno atteso oltre un’ora per poter effettuare il trige”. Solo in tarda serata la situazione è tornasta sotto controllo.

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