Profughi ucraini accolti nelle Sae del cratere

A dare supporto all’accoglienza anche la Fondazione Andrea Bocelli

Aumentano i profughi ucraini fuggiti dalla guerra accolti nelle zone terremotate delle Marche. Dopo Amandola, anche i Comuni di Muccia, Pieve Torina, San Ginesio e Visso si sono messi a disposizione per ospitare per lo più donne e bambini giunti nelle ultime ore in Italia. A dare supporto all’accoglienza anche la Fondazione Andrea Bocelli che si è messa al servizio per il percorso educativo e di ambientamento dei più piccoli.

I profughi nelle aree colpite dal sisma stanno trovando alloggio nelle casette Sae lasciate liberi dai terremotati che hanno fatto ritorno nelle loro abitazioni ricostruire e nei container che subito dopo il sisma avevano ospitato gli sfollati. “A Muccia ne abbiamo 23 di profughi ucraini – racconta all’Ansa il sindaco Mario Baroni – nei prossimi giorni due mamme e quattro bambini troveranno sistemazione dentro quella che era la casetta della Croce rossa”.
Se possiamo accoglierli siamo felici di farlo, per noi si tratta anche di restituire un po’ della solidarietà che avevamo ricevuto più di 5 anni fa“, sottolinea Baroni. Sulla stessa lunghezza d’onda è il sindaco di Visso, Luigi Spiganti: “Il tempo di allacciare le utenze e una mamma con due bimbi farà ingresso nella Sae. – aggiunge il primo cittadino – Ne abbiamo altre due libere di casette e quindi se potremo ospitare altri profughi, saremo felici di farlo, questo è il momento di dare un contributo importante a chi fugge da questo conflitto”.

Giada Berdini
Author: Giada Berdini

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