L’avvocato Verni: “Oseghale? Scuse respinte al mittente. Si deve vergognare”
L’apertura del processo a carico di Innocent Oseghale, il pusher nigeriano accusato di avere ucciso e fatto a pezzi Pamela Matropietro, ha avuto un grande clamore mediatico.
Davanti al tribunale di Macerata lunedì mattina c’erano decine di giornalisti e tutti i telegiornali ieri ne hanno parlato con ampi servizi. Questa mattina Marco Valerio Verni, zio di Pamela e legale della famiglia, è intervenuto alla trasmissione Uno Mattina, nel corso della quale sono stati ripercorsi i passaggi fondamentali della giornata di lunedì. Dalla lettera di scuse letta da Oseghale al mancato accoglimento della richiesta di rito abbreviato.
Sia la mamma di Pamela che lo zio, in merito alla lettera di Oseghale, si sono espressi chiaramente: “Una presa in giro”. Concetto ribadito dall’avvocato Verni stamattina in televisione: “Oseghale, durante l’udienza di ieri, ha chiesto scusa ai genitori di Pamela.
Sì, per averla (secondo l’ipotesi accusatoria) violentata, uccisa ma sicuramente depezzata, scuoiata, disarticolata, scarnificata, esanguata, messa in due trolley ed abbandonata sul ciglio della strada.
Oseghale, scuse respinte al mittente. E vergognati”.
