Molte autorità e oltre 600 studenti presenti
L’impegno di San Patrignano nella prevenzione delle dipendenze arriva a Civitanova, su invito dell’Amministrazione comunale. Nel racconto di Antonio, che ora ha 25 anni, i ragazzi presenti in sala hanno ascoltato tutto il buio di chi cade nel gambling e la luce di chi ne è uscito e non ha più paura.
In un teatro Rossini gremito, l’assessore alle Politiche sociali e Welfare Barbara Capponi ha dato il benvenuto allo staff della Comunità terapeutica dell’Emilia Romagna, che ha ideato il nuovo format “Rien Ne Va Plus”, che vede tra le prossime date Milano e Vicenza. Sul palco, insieme all’assessore Capponi, il presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi e il consigliere comunale Monia Rossi, e in platea molte autorità tra cui il prefetto Iolanda Rolli, il questore Antonio Pignataro, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri tenente colonnello Roberto Micheli, il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Macerata colonnello Amedeo Gravina, il dirigente della dalla Squadra Mobile Maria Raffaella Abbate, il coordinatore dell’Ambito territoriale Carlo Flamini.
“L’Amministrazione ha voluto invitare tanti ragazzi a riflettere su un tema sociale così importante come quello delle dipendenze – ha detto l’assessore Capponi nel suo saluto. Una occasione straordinaria avere quasi 700 tra studenti, dirigenti ed insegnanti. Sono orgogliosa di vedere oggi con noi le massime autorità della nostra Provincia e ringrazio con gratitudine tutti gli intervenuti e tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile questo momento. L’amministrazione fa orgogliosamente parte del tavolo nato in prefettura “Uniti contro le droghe”, che riunisce i principali attori istituzionali della Provincia in un lavoro di riflessione e interventi sulle dipendenze e sulle dinamiche e le strategie ad esse collegati. Molte cose possono essere buone o cattive a secondo gli usi: è necessario conoscere meccanismi e segnali di allarme. Quando un passatempo diviene patologico? Di gioco d’azzardo si parla ancora poco ma è tanto diffuso anche tra voi giovani”.
Il consigliere Rossi, presidente Commissione Commercio, ha sottolineato la necessità del nuovo Regolamento comunale sul gioco d’azzardo e l’importanza della prevenzione, ma anche della regolamentazione degli orari. “Su queste tematiche stiamo lavorando – ha spiegato Rossi – e mi piacerebbe che anche a scuola si facesse formazione, lavorando con i ragazzi per capire come poter migliorare la loro autostima e venire incontro alle loro aspettative: non sognare di vincere qualcosa ma realizzarsi con le proprie capacità”.
Il presidente Morresi ha annunciato altre iniziative a breve a Civitanova ed altri interventi sul tema della droga.
Sul palco c’era Marco Freti da Bergamo, che lavora a San Patrignano, che ha descritto la vita e accoglienza in comunità, ed ha spiegato i meccanismi della dipendenza insieme a Patrizia Russi, responsabile del progetto, che ha parlato a livello cognitivo cosa comporta il gioco e perché scegliamo una strada anche se sbagliata. A San Patrignano, l’età media di chi chiede aiuto è bassa, il primo contatto con alcol e droghe a 12 anni. Da alcuni anni arrivano anche persone che non usano sostanze, ma che hanno problemi con il gioco. “Inizialmente non eravamo pronti per questo disagio – ha spiegato Freti – ma sapevamo che fuori c’erano persone disperate che avevano bisogno. Dal 2003 l’aumento delle scommesse è impressionante e in alcuni casi conduce al suicidio”.
La mattinata si è conclusa con una commovente lettura di una lettera di una madre alla figlia adolescente e l’invito a tutti i ragazzi a guardare avanti, a chiedere aiuto se hanno bisogno perché non si è mai soli. Anche nei casi disperati, si può riuscire a trovare il coraggio e la forza di chiedere aiuto ed uscire allo scoperto.
