Si tratta di un 28enne riminese. Nella sua abitazione trovate vernici spray, vestiti imbrattati, disegni, ed in particolare diverse scritte “Facciamo l’amore”, sovrapponibili a quelle prodotte sugli edifici di Ancona
La Squadra Mobile della Questura di Ancona, all’esito di un’attività di indagini coordinata dalla locale Procura della Repubblica di Ancona, ha individuato e denunciato un writer, 28enne riminese, ritenuto responsabile di aver imbrattato numerosi edifici delle zone centrali della città di Ancona, tra cui il colonnato del portico di Via Marconi, oggetto di recente ristrutturazione ad opera del Comune, nonché in altri edifici di Corso Amendola, Via Vecchini, Via San Martino e Via XXIX Settembre.
Dalla scorsa estate, anche quotidiani locali pubblicavano articoli, aventi quale tema il decoro e la sicurezza urbana, nei quali si documentava la recente presenza di diversi graffiti, realizzati con vernice spray sulle colonne dei portici di Via Marconi ad Ancona, recanti la scritta “Facciamo l’amore“, così come su manufatti di Via XXIX Settembre.
L’attività info-investigativa ha permesso di apprendere che le scritte erano comparse in passato in altre città, graffiti identici a quelli fatti in epoca recente ad Ancona, apparsi su numerose facciate di edifici, pubblici e privati, o sui muri, tutte riportanti la frase “Facciamo l’amore”. Scritte caratterizzate dalla totale similitudine dei tratti con cui sono state formate le singole lettere, realizzate evidentemente dalla stessa mano in quanto accomunate da alcuni automatismi e particolari stilistici che le rendono di fatto identiche. Di fatto, tutta la frase sembra rappresentare proprio una firma, quella che in gergo viene chiamata TAG, ovvero il segno che contraddistingue l’opera di uno stesso autore.
Gli elementi di prova raccolti a carico del writer durante la fase delle indagini preliminari, hanno consentito di ottenere dall’Autorità Giudiziaria procedente un decreto di perquisizione personale e locale, eseguita nei giorni scorsi a carico del presunto autore, nell’abitazione di residenza a Rimini ed a Gallarate (VA), luogo di lavoro. In entrambi i luoghi perquisiti è stato rinvenuto numeroso materiale attinente alle indagini in corso, in particolare vernici spray, vestiario imbrattato, disegni, ed in particolare diverse scritte “Facciamo l’amore”, assolutamente sovrapponibili a quelle prodotte sugli edifici della città di Ancona. Cose sottoposte a sequestro, come pure è stato sequestrato il suo cellulare, al fine di documentare la presenza di fotografie o messaggi relativi alle “opere” compiute. In particolare gli agenti hanno rinvenuto in casa dell’indagato e sequestrato, ritagli di un quotidiano riportante un articolo di stampa con la scritta “Facciamo l’amore”, comparsa in un edificio della provincia di Verona.
Il giovane writer dovrà ora rispondere del reato previsto dall’art. 639 del codice penale, ovvero di deturpamento ed imbrattamento di cose altrui, punito con la pena della reclusione e della multa.