Ancora chiuso e degradato lo storico edificio sulla Statale 16
Carotaggi da rifare all’ex Autostello Aci: lo ha disposto il Tribunale di Ascoli Piceno che ha conferito l’incarico a un geologo. Il tecnico dovrà estrarre campioni di terreno nell’area in cui anni fa insisteva il distributore di carburante dell’Eni. I materiali prelevati dovranno essere analizzati per accertare se il sottosuolo è stato inquinato dal carburante.
Siamo al centro di Porto d’Ascoli, lungo il tratto in cui la Statale 16 prende il nome di via Nazario Sauro. L’ex Autostello è chiuso da una quindicina di anni. Lo storico edificio fu acquistato dalla società Nova Acqualeo, che aveva in animo di riqualificare l’immobile per realizzarvi una piccola struttura ricettiva e uffici. Ma c’era il problema della bonifica del terreno, necessaria a seguito della presenza del distributore dell’Agip, dismesso da diversi anni. L’Arpam eseguì i campionamenti del suolo: dagli esami non risultarono residui nocivi per l’ambiente.
Secondo la Nova Acqualeo i prelievi non furono svolti in profondità, cioè sotto al terreno in cui era collocato il serbatoio di carburante. Così la società intentò causa all’Eni. Il giudice del Tribunale di Ascoli Piceno nei giorni scorsi ha stabilito di fare svolgere carotaggi sotto il livello del serbatoio. Da qui l’incarico a un geologo. Ora si attende che il magistrato decida le date e i modi per eseguire i carotaggi sotto al terreno in cui insisteva il distributore dell’Agip.
