Presa banda che borseggiava anziani nei supermercati: tre denunce

Prima che la vittima se ne renda conto, i soggetti si sono recati presso sportelli bancomat o altre attività commerciali site nei paraggi per fare acquisti

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dalla compagnia Carabinieri di Jesi, i militari della locale Stazione hanno denunciato tre persone per indebito utilizzo di carte di pagamento.

Si tratta di episodi conseguenti a borseggi prevalentemente ai danni di persone anziane che si recano nei vari supermercati a fare la spesa e che restano vittime di abili, oltre che scaltri borseggiatori che senza scrupoli riescono a impossessarsi dei loro portafogli senza farli rendere conto di nulla. Le vittime, scientificamente selezionate, soltanto al momento in cui si presentano alle casse per pagare si rendono conto di essere stati derubati, facendoli rimanere disorientati oltre che increduli e con disarmante stupore.

In questo caso, gli elementi raccolti, non consentivano di dimostrare la responsabilità degli autori nel furto con destrezza ma si riusciva comunque ad acquisire sufficienti elementi dai quali attribuire a loro carico la responsabilità di aver successivamente utilizzato le tessere bancomat delle vittime per eseguire prelievi presso degli sportelli bancomat o per effettuare acquisiti presso altre attività commerciali.

Gli accertamenti svolti hanno infatti permesso di accertare un copione dettagliatamente collaudato. Subito dopo il borseggio e prima che la vittima se ne renda conto, i soggetti si recano subito presso sportelli bancomat o altre attività commerciali site nei paraggi e, approfittando del fatto che nel portafogli trovano qualche biglietto su cui è scritto il codice di accesso allo strumento di pagamento elettronico, riescono a far addebitare prelievi o acquisti mai effettuati dai legittimi proprietari.

Ma in questo caso, dopo essere riusciti a prelevare 650 euro ai danni di una vittima e ad effettuare acquisti per 1.300 euro e prelievi per altri 1.000 euro ad una seconda vittima, gli autori sono stati identificati e denunciati alla competente Autorità Giudiziaria. Dovranno rispondere del reato di indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dai contanti, che è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 310 a 1.550 euro.

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