“Portuali società speciale per organizzazione e persone presenti”

ECCELLENZA – Il centrocampista Sassaroli spiega i segreti del club

Dopo quasi tre mesi, precisamente dal 15 Settembre contro l’Atletico Mariner, i Portuali Dorica sono tornati alla vittoria e lo hanno fatto al Giuliani di Torrette, battendo domenica scorsa in rimonta per 2 a 1 l’Alma Juventus Fano. Una vittoria pesantissima, la seconda in campionato, non solo per il morale, ma che vale doppio per la classifica, visto che era uno scontro diretto in chiave salvezza. Con il centrocampista Mattia Sassaroli, uno dei leader della formazione dei Dockers, abbiamo fatto un passo indietro al match vinto dello scorso weekend: “È stata una vittoria molto importante per la classifica. Alla fine credo che abbiamo meritato la vittoria perché abbiamo dimostrato di avere qualcosa in più, ma è stata molto sofferta come partita, tant’è che abbiamo rischiato anche di subire il pareggio nei minuti finali. Io sono sempre un po’ critico sia nei miei confronti che verso la squadra perché è un mio modo di essere. Bene per il risultato, perché vincere era importante e serve per il morale, ma allo stesso tempo devo essere critico perché dovevamo e potevamo fare di più a livello di prestazione, perché era possibile farlo. Abbiamo fatto troppi errori di leggerezza sia nel goal preso sia nei minuti finali. Personalmente sono andato vicino al goal dove è stato bravo il portiere che ha fatto una bella parata. Anche io però potevo fare di più. Ci portiamo a casa molto volentieri questa vittoria che ci permette anche di accorciare la distanza sulla salvezza diretta a quattro lunghezze. Però adesso è inutile guardare questi dettagli perché il campionato è lunghissimo e ci vuole costanza per cercare di mantenere e migliorare questo distacco. Dobbiamo continuare a lavorare molto per migliorararci sia come singoli che come collettivo”. Dopo la cavalcata trionfale dello scorso anno attraverso i playoff, che ha visto i Portuali Dorica approdare per la prima volta nella propria storia in Eccellenza, quest’estate l’esperto e forte centrocampista ha deciso di proseguire per il quinto anno consecutivo con la società del presidente Cesaroni: “I Portuali era una società che cinque anni fa non conoscevo. Mi sono trovato benissimo non solo per un discorso di vicinanza a casa, ma per l’organizzazione e le persone che rappresentano questa società. Non ti fanno mai mancare nulla e cercano sempre di dare il meglio e metterti nelle migliori condizioni. Per me, dopo cinque anni, questa società rappresenta molto. Nonostante qualche chiamata ho deciso sempre di rimanere e non mi sono mai pentito di questa scelta, neanche quest’estate. Sono contento di aver trovato una seconda famiglia. Lo scorso anno è stato un grande orgoglio vincere il campionato tramite i playoff. È stata la prima volta per i Portuali ed essendo di Torrette vedere il campo Giuliani ospitare le partite di Eccellenza, per me l’orgoglio è stato doppio”.

Una rosa giovane quella dei Dockers, con qualche elemento di esperienza che dopo qualche difficoltà iniziale di adattamento sembra aver trovato la propria identità e la giusta quadratura: “Siamo una rosa molto giovane apparte la spina dorsale. Possiamo migliorare perché questi ragazzi da Agosto ad oggi sono migliorati tantissimo e conto che andando avanti ci saranno ulteriori miglioramenti che ci aiuteranno poi la Domenica a portare a casa più risultati positivi. Sotto l’aspetto fisico e tecnico dobbiamo velocizzare questo processo di miglioramento perché siamo oramai a campionato inoltrato e abbiamo visto le qualità tecniche delle altre formazioni. Noi ce la mettiamo tutta perché giocare a calcio è una nostra scelta e piacere, quindi dobbiamo dare sempre il meglio per cercare di migliorare. In qualche partita forse meritavamo qualcosa in più, ma è vero pure che in qualche altra partita meritavamo qualcosa in meno. Se la classifica ci dà quel punteggio lì, significa che meritiamo quel punteggio. Siamo in linea con gli obiettivi che avevamo all’inizio, ma ovviamente dobbiamo cercare di fare meglio e mettere quel qualcosa in più perché ad oggi non abbiamo non abbiamo raggiunto la salvezza matematica”. Sull’ambiente e sui segreti dietro il mondo Portuali: ” I valori che cercano di trasmettere la società e il mister è un senso di appartenenza. Si è creata una famiglia. La forza della società e proprio questa”. Sulla questione campo e sull’alternanza tra il Giuliani e il Del Conero: ” Per noi è importante giocare a Torrette anche per un fatto di abitudine, perché ci alleniamo lì. Giocare al Del Conero, che è uno stadio in erba naturale molto più grande, ti porta qualche difficoltà in più a livello di misure. Il Giuliani per noi rimane un punto di forza”. Domenica per i Portuali Dorica il calendario per la penultima giornata del girone di andata propone la difficile trasferta di Montegranaro: “Ci aspettiamo una partita difficilissima perché Montegranaro è una squadra tosta e difficile da affrontare. Noi sappiamo che la domenica, a prescindere dall’avversario, sono tutte partite difficili e quindi le prepariamo al massimo e credo questa sia la strada giusta per raggiungere il nostro obiettivo”. Sul campionato: “L’Eccellenza erano cinque anni che non lo disputavo e ho ritrovato un campionato che è aumentato di livello. Ci sono giocatori e squadre più forti e organizzate. Rispetto alla Promozione, la cosa principale che ho notato è che c’è un ritmo e una fisicità maggiore. A livello tecnico ho notato meno differenze. Le squadre che lotteranno per la salvezza per ora ti direi quelle che sono nella parte più bassa della classifica, ma è presto per dirlo. Sappiamo che tra il girone di andata e il girone di ritorno le cose possono cambiare, anche perché c’è il mercato di mezzo”. Infine, per chiudere: “L’obiettivo di squadra è quello di raggiungere la salvezza diretta il prima possibile. Poi, una volta raggiunto, di fare il meglio possibile. A livello personale sono contento di rifare l’Eccellenza e di rimettermi alla prova. Vorrei dare il più possibile alla squadra, anche in termini realizzativi e di assist”.

Author: Nicolò Ottaviani