PROMOZIONE – Andrea Belli torna in pista
“Per molti sarà una semplice notizia, visto che era nell’aria da tempo, per molti sarà uno scoop. Riparto nel mondo del calcio e lo faccio con i Portuali nel ruolo di direttore sportivo. L’ennesima squadra, l’ennesima sfida da vincere. Ufficialmente dal 1 luglio, ma sono già operativo da un paio di mesi. Una società ambiziosa, organizzata al top e con tanta voglia di crescere”. Sono le parole di Andrea Belli, ex Osimo Stazione, a ufficializzare il suo ritorno nel calcio e in una realtà importante che è ancora in lizza per il salto in Eccellenza.
“Una società in cui non devo inventarmi nulla, perché è già tutto curato nei minimi dettagli. Una tavola già apparecchiata in cui dovrò solo continuare il lavoro già iniziato da chi mi ha preceduto. E non sarà facile… Un gruppo che già conoscevo per gran parte, dalla dirigenza al mister, fino ai giocatori. Tutto nel sempre caldo catino del “Giuliani” di Torrette. Tutto per quanto? Boh, vedremo. Ormai mi conoscete. 2, o forse 3 anni. Non lo so. Per adesso iniziamo. Sono già entrato di forza all’interno della società e del gruppo grazie a persone che me lo hanno permesso e si sono dimostrate subito disponibili. Rientro perché mi manca questo sport, che, per noi, è una malattia. Mi mancavano lo spogliatoio, le trattative, i colloqui con i mister, le confessioni dei giocatori, la vigilia, il post partita, la tensione, il campo, le cene, le gioie, i dolori, e tanto altro. Di questo mondo, mi mancava tutto. E, perdonatemi la poca modestia, ma, a detta di molti, a questo mondo, non possono mancare persone come me. Un mondo in cui iniziano a mancare le persone con la passione e in cui vanno avanti quelli “che capiscono”. Un mondo in cui latitano le figure nuove e continuano a mangiare i “tromboni”… Saro’ sempre presente, sempre pronto a dare una mano, sempre disponibile, sempre pronto ad assumermi le mie responsabilità, sempre sincero, sempre amico. Sarò sempre Andrea Belli. Con i miei pregi e i miei difetti (tanti). Chiedo perdono a chi mi dovrà sopportare, dirigenti, giocatori, avversari, arbitri. Ormai la testa è questa. Quello che mi sento di dire è grazie a chi mi ha accolto. Quello che mi sento di dire è che io ho la solita voglia di fare, di togliermi nuove soddisfazioni, di farmi nuovamente conoscere. E che sono pronto e carico. Andiamo”.
