PROMOZIONE – Il jolly offensivo e il tecnico orange pronti a sfidare la Maceratese: “Non siamo noi quelli costretti a vincere, gli stimoli saranno a mille”
di Michele Raffa
“Tantissimi anni in biancorosso non si dimenticano facilmente” dice Marco Pantone, stesso discorso vale per Luca Pavoni che all’Helvia Recina ha trascorso una sola stagione (quella del 2015/2016 , ma ne vale per dieci essendo stata una delle annate più importanti nella storia della Rata raggiungendo un terzo posto storico in Lega Pro con la serie B assolutamente alla portata. I due protagonisti domenica ritorneranno in quello stadio che li ha visti protagonisti nel loro passato, questa volta accomunati dallo stemma del Portorecanati. Gli arancioni, dopo un periodo iniziale di rodaggio, hanno inanellato ben sette risultati positivi, tra cui il pareggio casalingo contro l’Atletico Ascoli capolista. Meccanismi rodati nei quali lo stesso Pantone si trova a suo agio: “Andremo ad affrontare la Maceratese senza snaturare il nostro gioco. Siamo un gruppo nuovo fatto di giocatori importanti. All’inizio dovevamo conoscerci, ora invece tutto ha iniziato a girare per il verso giusto, abbiamo un’identità e questa la dobbiamo mantenere in ogni partita, sia essa semplice o difficile”.
Dopo averlo fatto con la maglia del Potenza Picena la scorsa stagione, Pantone scenderà nuovamente in campo all’Helvia Recina, domenica alle 15, con quella orange del Portorecanati. “L’emozione è sempre tanta perché è uno stadio in cui si respira un’atmosfera particolare e affrontare la Maceratese non è mai banale, nonostante sia in Promozione. Questo però so sicuro che non inciderà sul nostro gioco e sulla nostra testa, siamo consapevoli di cosa siamo in grado di fare e proveremo a uscire con un risultato positivo. Pressione? Zero, ma stimoli tanto e far gol è sempre uno dei miei obiettivi, ma farlo domenica con un risultato positivo potrebbe avere un sapore particolare”.

Al coro di Pantone si unisce il tecnico Luca Pavoni, che l’atmosfera dell’Helvia Recina l’ha vissuta accanto a Cristian Bucchi sulla panchina quando il calcio con la “C” maiuscola riecheggiava in quelle mura. “Non nascondo che proverà una certa emozione, quella di Macerata è stata la mia prima esperienza tra i professionisti e porto un ricordo bellissimo. Non siamo noi quelli costretti a fare il risultato. So quanto sia difficile reggere la pressione di una piazza come quella di Macerata, quindi noi scenderemo in campo spensierati ma allo stesso motivati a mille perché fare risultato significa muovere ulteriormente una classifica che al momento ci sorride e non poco”.
Il countdown nello spogliatoio del Portorecanati è iniziato già da alcuni giorni, se non addirittura da sabato nel viaggio di ritorno dalla trasferta col Monticelli. Domenica l’impianto di via dei Velini li attende.
