ECCELLENZA – Il direttore generale lascia gli arancioni dopo un anno e mezzo: “Avevamo un progetto ambizioso, i dirigenti storici hanno preferito rallentare”
di Michele Raffa
Scossone in casa Portorecanati. Si dividono dopo appena un anno e mezzo le strade di Stefano Micozzi e della società di patron Pigini. “Avevamo vedute totalmente differenti per poter proseguire – afferma l’ex direttore generale arancione – La classifica in Eccellenza ci costringeva a dover cambiare assolutamente rotta, ma la società faticava a prendere decisioni importanti (non è da escludere l’esonero di mister Possanzini ndr). A questo punto la rottura era inevitabile. Quando sono arrivato al Portorecanati – prosegue Micozzi – avevamo messo in atto un progetto triennale che avrebbe sviluppato la società sotto ogni punto di vista. Il primo passo era stato compiuto con l’approdo in Eccellenza, quest’anno la prerogativa era consolidare la categoria per poi puntare anche alla serie D. Il mercato di dicembre ci avrebbe risollevato, erano pronti altri tre colpi per rinforzare la squadra, ma le mie idee non si sposavano più con quelle dei dirigenti storici portorecanatesi i quali hanno optato per il quieto vivere senza intervenire drasticamente sulle dinamiche di squadra, interrompendo bruscamente l’ambizioso progetto messo in atto”. Alla vigilia del campionato lo stesso Micozzi promise al popolo rivierasco una stagione da playoff, confidando negli innesti e nella forza del gruppo che ha vinto il campionato di Promozione. Forse lo stesso dg, insieme al diesse Gagliardini, avrebbe voluto rafforzare la rosa con ulteriori elementi di qualità già in estate. L’avvio balbettante però, ha messo in evidenza delle ruggini sulle quali il Portorecanati aveva posto le proprie basi. Non è da eslcudere che insieme al direttore generale, possa lasciare a breve anche la società il direttore sportivo Maurizio Gagliardini, anche lui arrivato sulla costa adriatica un anno e mezzo fa coadiuvando il progetto con il dimissionario Micozzi.
