ECCELLENZA – L’ex direttore generale elpidiense vive a Jesi e sente particolarmente questa sfida che osserverà da tifoso “neutrale”
Poco più di una settimana fa la decisione di farsi da parte rassegnando le dimissioni da direttore generale del Porto Sant’Elpidio ormai condannato alla Promozione dopo il ko rimediato nell’utlima giornata a Fossombrone, ma come uno scherzo del destino il calendario ha subito messo di fronte Alessandro Cossu a quella che attualmente si potrebbe considerare la sua partita del cuore. Gli elpidiensi domenica al Ferranti ospitano la Jesina, società con la quale l’esperto dirigente di origini sarde ha un legame speciale sia lavorativo che quotidiano vivendo proprio a Jesi. Per questo finale di stagione ha deciso di farsi da parte e potrà osservare questa partita con occhi “neutrali” da spettatore e, perché no, anche tifoso.
“Beh sappiamo tutti dove mi porta il cuore, c’è poco da nascondere. Resta il fatto che il Porto Sant’Elpidio non è affatto una squadra da spacciare per morta. Sì, è retrocessa, ma sono certo che lotterà fino all’ultimo per tenere alto l’orgoglio. Sarà partita vera, la Jesina è avvisata. Dovrà scendere in campo con la giusta mentalità senza dare nulla di scontato. La Jesina deve vincere per forza, non può perdere questa occasione sia per il morale, ma anche per una piazza che sta supportando la squadra fin dall’inizio. Un successo e qualche altro buon risultato potrebbero aprire finestre importanti per la corsa alla Serie D”.