Porto Sant’Elpidio, doppia retrocessione: dopo l’addio della Presidente Pilotti il vuoto

Marini, Presidente Porto Sant'Elpidio

CALCIO – Il club scende in Promozione. Annate da incubo per la società

Il primo verdetto della stagione è arrivato già a metà marzo. La sconfitta di misura nella tana del Fossombrone, nuova capolista dell’Eccellenza, ha sancito la condanna con quattro giornate d’anticipo del Porto Sant’Elpidio, in grado di collezionare la miseria di 8 punti in 26 giornate. I numeri da incubo dei biancazzurri sono rimarcati anche dall’attacco, il più anemico con 17 reti, e dalla difesa, la più perforata con 53 gol incassati. Al momento la squadra di Palladini sta facendo peggio del San Marco Servigliano che concluse la scorsa stagione a quota 13 punti. Sembra trascorso un secolo dall’impresa compiuta da Eddy Mengo che condusse in Serie D il Porto Sant’Elpidio nel 2019 trionfando negli spareggi nazionali contro il Poggibonsi dopo il secondo posto in campionato e la vittoria nei playoff regionali contro il Fabriano Cerreto. Centrata la salvezza della stagione successiva, conclusa in anticipo a causa dell’esplosione della pandemia, iniziarono i problemi per la società rivierasca, coincisi con l’addio della presidentessa Annarita Pilotti. In una stagione condizionata dal Covid il Porto Sant’Elpidio collezionò appena 17 punti in 34 giornate iniziando con Mirco Omiccioli in panchina, continuando con Claudio Tridici dopo le dimissioni del timoniere fanese e terminando con Ottavio Palladini per un totale di oltre 30 giocatori utilizzati. Le sofferenze proseguirono la scorsa stagione in Eccellenza, quando la retrocessione venne evitata grazie al successo ai supplementari nel playout contro la Biagio Nazzaro. Il resto è storia recente con la partenza disastrosa nell’attuale campionato, alla quale si è cercato di porre rimedio nel mercato di riparazione ostentando fiducia in una rimonta mai iniziata. Il distacco sulla concorrenza era però abissale già a novembre e a nulla sono serviti gli innesti dei vari Titone, David Nasif e Sarr e di altri giocatori pescati a destra e sinistra per invertire la tendenza. La presenza di un mister navigato come Ottavio Palladini, che ha scritto pagine importanti anche in categorie superiori con la Samb, non è bastata per evitare un campionato disastroso. La scorsa settimana bianca ha alzato bandiera bianca anche il direttore generale Alessandro Cossu che non è riuscito a incidere nonostante la competenza maturata in tanti anni al servizio di società blasonate come Maceratese, Vigor Senigallia, Sangiustese e Jesina. Dopo sei anni si torna in Promozione e non sarà facile per il presidente Gianpaolo Marini ricostruire dalle macerie per provare a invertire un trend preoccupante. Al numero uno va dato il merito di essersi assunto una responsabilità gravosa dopo l’addio della Pilotti garantendo l’iscrizione e scongiurando la chiusura della società, ma i risultati sul campo non hanno premiato le sue scelte. Adesso bisognerà ripartire dalla base provando a riportare a casa i tanti giocatori locali che hanno preferito altri lidi per restituire credibilità al progetto ed entusiasmo a una piazza smarrita dai disastrosi ultimi campionati.

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