Popsophia 2025: il passato prende vita a Civitanova Alta con “Retromania”

Quattro giorni dedicati a musica, letteratura e cultura pop tra nostalgia e innovazione

Dal 3 al 6 luglio Civitanova Alta torna a essere la capitale della filosofia pop con Popsophia 2025, il festival che quest’anno esplora il tema della “Retromania”, ovvero l’ossessione per il passato nella cultura contemporanea. Quattro giornate ricche di spettacoli, philoshow inediti e incontri pomeridiani dedicati agli anni ’80, ’90 e 2000, attraversando musica, letteratura, cinema e serie TV, con ospiti di spicco come Carlo Massarini, Licia Troisi, Ilaria Gaspari, Riccardo Dal Ferro e molti altri.

Il festival, diretto da Lucrezia Ercoli e promosso dall’Associazione Popsophia con il sostegno del Comune di Civitanova Marche, dell’azienda speciale Teatri di Civitanova e della Regione Marche, si svolgerà in diverse location del centro storico, tra cui lo spazio multimediale San Francesco, Piazza della Libertà e la chiesa di Sant’Agostino, che ospiterà anche la mostra immersiva MeGa.

Popsophia offre un viaggio attraverso decenni che hanno segnato la cultura pop, dal revival degli anni ’80 fino al fenomeno TikTok, passando per icone come Lady Oscar, Bob Dylan e il fantasy. Quest’anno il festival torna proprio a Civitanova Alta, luogo dove nacque nel 2011, rappresentando un “Amarcord” culturale, ma con uno sguardo rivolto al futuro.

Il programma si apre giovedì 3 luglio con l’inaugurazione delle mostre e la serata di apertura all’auditorium San Francesco con lo spettacolo “Voglio vivere così”, un omaggio alla musica italiana degli anni ’20-’40, accompagnato dal live ensemble Concertino Burro e Salvia e con la partecipazione speciale di Adelmo Togliani, figlio del cantante Achille Togliani.

Venerdì 4 luglio è dedicato agli anni ’80, con interventi come quello del filosofo Tommaso Ariemma su “The last of 80’s” e una riflessione su Lady Oscar a cura di Susanna Scrivo, seguiti dal philoshow serale “Nostalgia della Terra di Mezzo”, con Riccardo Dal Ferro, Licia Troisi e la band Factory che accompagnerà il pubblico in un viaggio tra fantasy e musica epica.

Sabato 5 luglio si esplorano gli anni ’90 con contributi della scrittrice Eleonora Caruso, la televisione e la cultura pop raccontate da Alice Valeria Oliveri e una lectio del sociologo Guerino Nuccio Bovalino su tecnologia e nostalgia. La serata è dedicata a Mina con lo spettacolo filosofico-musicale “Nostalgia di una voce”, curato da Ilaria Gaspari.

Domenica 6 luglio il focus è sui 2000 e la Generazione Z, con interventi di Alfonso Amendola su giovani e cultura digitale, Davide Navarria che analizza la serie animata cult Rick e Morty, e una riflessione di Alessandro Lolli sul tema della fama e degli influencer. Il festival si chiuderà con il philoshow dedicato a Bob Dylan, “The Times They Are A-Changin’”, con il ritorno a Civitanova di Carlo Massarini.

Tra le novità di questa edizione, il coinvolgimento attivo delle scuole locali: ogni pomeriggio nel cortile di San Francesco gli studenti della scuola secondaria di primo grado Mestica offriranno esibizioni musicali ispirate a Mina, Bob Dylan e sigle fantasy, mentre giovedì sarà presentato un abito sartoriale a tema anni ’30 realizzato dagli studenti dell’Istituto Bonifazi-Corridoni.

L’immagine ufficiale del festival riprende in modo ironico il celebre quadro “Il figlio dell’uomo” di René Magritte, sostituendo la mela con un vinile nero, simbolo della musica d’epoca, per rappresentare un’identità contemporanea sospesa tra memoria e desiderio.

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