Ponte sull’Ancaranese, il Pd lamense scende in strada per manifestare

I dem del circolo di Castel di Lama protesteranno sul ponte nella giornata di domenica 10 novembre

Sono trascorsi ormai quasi tre mesi da quando, senza alcun preavviso, il ponte in muratura sulla strada provinciale Ancaranese è stato chiuso al transito, costringendo di fatto migliaia di automobilisti a rinunciare a una delle principali vie di collegamento tra Marche e Abruzzo.
Con la zona industriale a due passi, i popolosi centri della Vallata a pochi chilometri di distanza e l’impossibilità di attraversare il Tronto in direzione nord, la situazione è divenuta ormai insostenibile per tutti quei lavoratori e residenti costretti ogni giorno a sofferte deviazioni – con conseguenti lunghe code – pur di raggiungere il luogo di lavoro o fare ritorno a casa.

Nelle ultime settimane esponenti della politica e rappresentanti delle associazioni di categoria non hanno risparmiato appelli, ribadendo la necessità di riaprire un collegamento che ad oggi penalizza gravemente il territorio, ma nonostante i diversi tavoli tecnici promossi e la volontà annunciata di posizionare dei semafori intelligenti per regolare il traffico sul ponte in cemento armato ancora aperto al transito, nulla è ancora cambiato rispetto ad agosto.
Per questa ragione, il circolo del Partito Democratico di Castel di Lama, guidato dalla segretaria Rita Di Buò, ha indetto una manifestazione di protesta, volta a riaccende i riflettori su una situazione di grave disagio per il tessuto sociale e imprenditoriale della Vallata del Tronto.
“La questione del ponte è di nuovo caduta sotto silenzio – spiegano i dem lamensi, che riflettendo sulla situazione pongono degli interrogativi alle amministrazioni responsabili – Dove sono i semafori intelligenti annunciati e da attivare entro novembre? Qual è il parere delle due Soprintendenze competenti, Ascoli e Teramo, circa la valenza storica del vecchio ponte in muratura, il cui vincolo storico-culturale attiverebbe una procedura di istanza urgente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per consentire l’abbattimento dell’infrastruttura e la realizzazione del nuovo ponte? A che punto siamo? Perché i cittadini non vengono informati?”.
In attesa di risposte, domenica 10 novembre i democratici di Castel di Lama scenderanno in strada dandosi appuntamento sul ponte della discordia, nella speranza che la questione venga presto risolta. “Assistiamo da mesi a file chilometriche, traffico insostenibile e a un inquinamento dei centri abitati da Spinetoli a Castel di Lama oltre i livelli di guardia – proseguono i rappresentanti del circolo Pd – Non lasceremo cadere di nuovo il silenzio sul disagio di cittadini, famiglie e attività commerciali: il 10 novembre si scende in strada a protestare”.
“La protesta è aperta a tutti coloro che vogliono manifestare il loro disagio per la chiusura e per la mancanza di azioni concrete per trovare una soluzione al problema – precisa la segretaria Di Buò – Sono invitati associazioni, rappresentanti di attività commerciali, industriali, cittadini stanchi delle chiacchiere, i sindaci della Vallata e i consiglieri provinciali”.

Federico Ameli
Author: Federico Ameli

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