LEGA PRO – Prosegue la post season, tanto spettacolo ed epiloghi scontati: solo 3 squadre su 20 confronti hanno ribaltato il fattore campo: in fondo arrivano solo le grandi, la storia lo conferma
Continua il circo dei playoff in Serie C. Circo nel senso che fa divertire gli appassionati seduti ai bordi dello spettacolo, che siano allo stadio o davanti alla tv. Giocatori spremuti con partite continue – si gioca una volta ogni quattro giorni – e forse non è un caso che si viaggi sull’emotività, sull’episodio, sulle stranezze che ogni tanto capitano in questo sport, soprattutto nell’appendice post season. Magie da playoff.
Rimonte clamorose, saliscendi incredibili. Entusiasmo palpabile. Tutto bello. Ma le 28 squadre che partecipano alla lunga corsa dei playoff – le prime dieci per ogni girone, più la vincente della Coppa Italia – sono soltanto “strumenti”, come i gladiatori nell’arena. Fanno divertire, ma sai già come andrà a finire. Ossia che poi passano quelle che sono arrivate seconde, terze, quarte… Quest’anno, su venti confronti, solo tre squadre sono riuscite a ribaltare il fattore campo. Il Potenza che ha vinto a Picerno nei trentaduesimi, l’Ancona e la Virtus Verona che hanno sbancato rispettivamente Carrara e Padova ai sedicesimi. Poi basta. Tutto è andato come previsto. Ossia con le quinte, le seste, le settime, le ottave, le none e le decime a casa. Agli ottavi, le cinque teste di serie hanno confermato lo status di privilegiate. E allora a che servono i playoff allargati? A far divertire, a rischiare infarti, e a concedere ai protagonisti la possibilità di dire: “Siamo arrivati ai playoff…”. Sì, magari da decimo, ad una manciata di punti dalla retrocessione.
Insomma, come accadeva nella vecchia C, quando ai playoff partecipavano soltanto le prime cinque, a giocarsi la B non vanno certo le settime o le ottave. Però intanto il pubblico ha gradito. Anche la storia lo insegna. In questi anni, solo il Cosenza di mister Braglia nel 2017-18 è riuscito a partire dal primo turno dei playoff arrivando in cadetteria. Impresa titanica, giocando un giorno sì e l’altro pure, sfidando e buttando fuori anche squadre più riposate entrate in gioco più tardi. Capita una volta nella vita.
Nelle altre occasioni, copioni già scritti. Lo scorso anno in finale ecco Palermo-Padova, terza del girone C contro seconda del B. Scendendo di stagione in stagione, Alessandria-Padova nel 2020-21 (seconda vs seconda), Reggiana-Bari nel 2019-20 (seconda vs seconda), Pisa-Triestina nel 2018-19 (terza vs seconda) e Parma-Alessandria nel 2016-17 (seconda vs seconda). Quest’anno a chi toccherà? Chi lo sa, ma intanto il pubblico….s’è divertito.
