Piero Marrazzo presenta “Storia senza eroi”, un racconto tra politica e vita privata

L’appuntamento a Chiaravalle

di Gioele Pincini

Sabato 26 aprile, alle ore 17:30, i locali dell’Associazione Culturale “L’Isola”, in via G. Bruno 3 a Chiaravalle, ospiteranno un appuntamento significativo nel panorama culturale marchigiano: la presentazione del libro Storia senza eroi di Piero Marrazzo, edito nella collana Specchi e in libreria dal 15 ottobre 2024.

L’incontro, vedrà un dialogo serrato tra l’autore e figure di rilievo del panorama politico e istituzionale della regione: il vicepresidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Maurizio Mangialardi, e la consigliera regionale Manuela Bora, il segretario del circolo PD Marco Marinelli, Jacopo Francesco Falà, la coordinatrice del tavolo Diritti, Pace e Immigrazione del PD Marche Anna Rosa Cianci.

Storia senza eroi non è solo il racconto autobiografico della caduta e del riscatto dell’ex presidente della Regione Lazio, ma un’epopea personale che si fa collettiva. Marrazzo prende le mosse da via Gradoli — strada tristemente celebre nella storia italiana, teatro del sequestro Moro, ma anche del suo scandalo personale del 2009 — per riannodare i fili della propria vita e della memoria familiare. Il testo svela connessioni insospettate tra il suo presente e le origini materne statunitensi, tra matrimoni segreti e mafia, diritti negati e silenzi imposti.

Il risultato è un’opera ibrida: un romanzo autobiografico che si muove tra inchiesta giornalistica e racconto familiare, tra memoria individuale e risvolti geopolitici. Marrazzo indaga il passato della madre Gina, americana, vissuta tra libertà e costrizioni, e del padre Joe, giornalista mai domo, restituendo così una narrazione corale capace di toccare corde intime e politiche.

“Che cos’è la politica se non la capacità di trasformare una vicenda privata in una vicenda a servizio di un’intera comunità?, si chiede l’autore. È questa la domanda centrale del libro, che si snoda come una meditazione profonda sul valore della testimonianza, sulla resilienza e sulla possibilità di rinascere nonostante le fratture.

Nel cuore della narrazione troviamo una tensione costante tra il destino individuale e quello collettivo, tra la vergogna e la possibilità di riscrivere sé stessi. Storia senza eroi è, in questo senso, anche una critica implicita alla narrazione epica della politica tradizionale: qui non ci sono eroi, ma persone reali che inciampano, cadono, si rialzano.

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