Nel gruppo di Rivoluzione civica sono stati registrati tre voti diversi
Clima teso in Consiglio comunale su due delibere sulle società partecipate: “Approvazione della relazione sull’attuazione del piano di razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie approvato a dicembre 2021” e “Revisione ordinaria delle partecipazioni pubbliche detenute al 31 dicembre 2021”.
Il motivo del contendere è stato la società Picenambiente. Perché? perché non è stata inserita nel perimetro delle società a controllo pubblico. E non sono state sufficienti le motivazioni del capogruppo di Rivoluzione Civica Simone De Vecchis, il quale ha spiegato che l’iter per il controllo pubblico è stato avviato.
Giorgio De Vecchis del gruppo misto ha parlato di “quaquaraquà”. Simone De Vecchis gli ha chiesto di essere più chiaro. “Avete detto delle cose – la risposta – e ne avete fatte delle altre. Caro Simone forse hai ottenuto l’intestazione di una piazza ma sulla Picenambiente hai ottenuto solo chiacchiere: quaquaraquà“.
Luciana Barlocci ha preso le distanze dal capogruppo: “Il mio voto è difforme dal quello del capogruppo, che non condivide con noi consigliere le sue scelte. Tra le altre cose De Vecchis non mi ha informata sui passaggi fatti negli incontri con i sindaci e ho dovuto chiedere i verbali agli uffici”.
Le delibere sono state approvate con 12 voti favorevoli, 10 contrari e un astenuto. Caos nel gruppo di Rivoluzione Civica: De Vecchis ha votato a favore, Barlocci contro e Silvia Laghi si è astenuta. I tre sono quindi usciti dall’aula insieme a Umberto Pasquali del gruppo misto. I consiglieri di minoranza hanno colto al balzo l’occasione e hanno seguito i quattro della maggioranza. Il presidente del Consiglio Eldo Fanini ha fatto la conta dei presenti constatando la mancanza del numero legale. Seduta sciolta.
