Piccoli talenti in vetrina, ha esordito Paolucci: “Aspettavo questo momento”

ECCELLENZA – Prima presenza nel massimo campionato regionale per il 2007 della Sangiustese: “Mezzala o trequarti, mi sento pronto”

di Matteo Meschini

Domenica scorsa la Sangiustese ha avuto ben più di un motivo per sorridere e infatti oltre alla vittoria per 1 a 0 sul campo del Fabriano firmata Formentini, under classe 2005, è arrivato anche l’esordio per un altro giovanissimo: di tratta di Ludovico Paolucci, centrocampista classe 2007. Ecco le sue emozioni per l’esordio in prima squadra. “Ho provato tanta soddisfazione perché è da molto tempo che aspettavo questo momento, entrando in campo non ho sentito alcuna pressione e mi sono sentito subito a mio agio. Altre emozioni comunque tutte positive. Sicuramente ci sono stati momenti difficili ma molto costruttivi per la mia formazione. Il lavoro che ho fatto è stato lungo, continuo e intenso ma l’ho sempre fatto molto volentieri mettendo il calcio sempre sopra tutto”.

Paolucci racconta poi la sua storia calcistica dal settore giovanile all’esordio in Eccellenza. “Ho iniziato calcio quando avevo 7 anni a Montelupone, per poi passare intorno agli 11-12 anni nell’attuale Sangiustese che ringrazio per la crescita e l’opportunità. Purtroppo il mio percorso è stato rallentato dal fermo covid, età in cui sarei potuto crescere molto più velocemente. Nel percorso tra allievi-juniores ho cercato di recuperare il più possibile. Ora mi sento pronto e vorrei dimostrare tutte le mie qualità in questa categoria dove sono sicuro di poter dare tanto”.

Tra le sue caratteristiche ci sono umiltà e creatività in campo. “Mi riconosco un buon grado di umiltà che mi permette di integrarmi bene con tutti, nello specifico mi sono trovato molto bene con squadra e staff. A me piace giocare a centrocampo, precisamente nel ruolo di mezz’ala e trequartista. Mi piace stare sempre nel vivo del gioco con attitudini di regia perché mi riconosco una buona lettura degli spazi.
Visto che in ogni categoria mi sono trovato ad indossare la maglia numero 10 penso che quello sia il posto in cui do il meglio di me e spero di continuare nelle categorie che verranno”.

Chiude così: “Non ho una precisa figura a cui ispirarmi, mi piacciono tanti giocatori quelli che giocano un calcio fantasioso e allo stesso tempo concreto. Il mio obiettivo a breve termine è quello di giocare titolare in una categoria pari o superiore all’eccellenza. Poi sarà il campo a decidere le mie nuove sfide”.

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