La situazione dopo i lavori di rifacimento dei marciapiedi
Mattonelle, sacchi di cemento, una serie di bancali, dei tubi in plastica di varie dimensioni, blocchi di marmo, dei cestoni per il contenimento dell’acqua e come se non bastasse una casetta in lamiera. Benvenuti, si fa per dire, alla fiera dell’edilizia. Peccato che questa esposizione che va avanti da mesi non sia stata organizzata in un capannone o in un centro fiere ma nella centralissima piazza Cavour di Ancona.
Materiale che tempo addietro era stato utilizzato per una serie di lavori in zona e che nessuno si è preso cura di rimuovere. Un deposito che sta creando un certo malumore tra gli operatori commerciali della zona che si chiedono per quale motivo tutto questo materiale non sia stato rimosso anche per il fatto che i cantieri da tempo hanno ultimato i lavori.
Basta fare un giro in zona per rendersi conto che oltre a questo materiale non è stato rimosso neppure il cartello che indica i lavori di rifacimento dei marciapiedi di piazza Cavour la cui consegna dei lavori era stata fissata per l’Agosto del 2022 anche se alcuni tratti non sono stati rifatti. A proposito di cartelli c’è una seconda tabella posizionata nei pressi del camminatoio che immette a piazza Cavour lato piazza XXIV Maggio che indica un altro intervento che doveva essere ultimato nel gennaio del 2023. L’unica cosa certa è che l’intera area dove è stato lasciato tutto questo materiale è delimitata da una sorta di rete arancione nel bel mezzo di una aiuola. Un’area ovviamente interdetta al pubblico, di sicuro una immagine poco edificante nel centro del capoluogo di regione cosi come non mancano le perplessità sia degli operatori commerciali ma anche degli stessi anconetani che si chiedono per quale motivo tutto questo materiale è fermo in questa zona e che da settimane nessun operaio è stato visto all’opera.
Ma i problemi in piazza Cavour di certo non finiscono qui. Basta andare nei pressi dell’ex palazzo delle Ferrovie ora sede del Consiglio Regionale delle Marche per rendersi conto che sono in corso una serie di lavori di rifacimento della facciata. I pedoni vengono fatti passare sotto una sorta di tunnel ricavato con dei tubi innocenti. Fino a qui nulla di eccezionale se non il fatto che nessuno si è preoccupato di rimuovere sull’asfalto l’attraversamento pedonale guidato per i non vedenti che termina proprio contro dei pannelli in truciolare posti a protezione del cantiere.
