Piano Sanitario Regionale: nelle Marche si nascerà solo al mare

La cartina che evidenzia i punti nascite non lascia spazio a interpretazioni

La nuova frontiera modaiola, in fatto di nascite, è ormai da tempo il parto in acqua. E la Regione Marche sembra essersi adeguata, almeno a giudicare dalla cartina che evidenzia dove le donne marchigiane potranno partorire alla luce del nuovo piano sanitario regionale. Con la chiusura di alcuni punti nascita dell’entroterra, infatti, solo gli ospedali della costa manterranno i reparti di ostetricia.

Con buona pace, ancora una volta, delle mamme di montagna che, a dispetto di territori difficilmente raggiungibili e poco serviti sul piano infrastrutturale, dovranno vivere gravidanze a diversi km di distanza da strutture sanitarie in grado di gestire eventuali emergenze.

Per dirla con i cartoni animati, la Regione Marche sembra aver stabilito che Heidi non dovrà più nascere, a tutto vantaggio di più moderni e orientaleggianti Sampey. Ma la faccenda è seria e le battute lasciano il tempo che trovano e rischiano, anzi, di far arrabbiare ancora di più quei territori interni della regione che vengono puntualmente presi a bastonate dalla natura (sisma) e dalle istituzioni.

L’impressione è che anche il nuovo piano sanitario regionale potrebbe incentivare ulteriormente i propositi di quei comuni sempre più intenzionati a sganciarsi dalle Marche per chiedere l’annessione all’Umbria o all’Emilia Romagna.

Alessandro Molinari
Author: Alessandro Molinari

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